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Fantacalcio: gli insegnamenti delle prime 7 giornate di Serie A

Fantacalcio

Un minicampionato è andato in archivio. Sette partite per (quasi) tutte le contendenti ci raccontano tante cose curiose tra conferme e sorprese. Dalla crisi di alcuni bomber a solide quanto inattese linee difensive. C’è chi segna sempre e chi fa tanta fatica. Ecco cosa ci hanno insegnato le prime sette di campionato

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Pensate alla fine della vostra asta estiva: all’analisi della vostra squadra e a quelle dei vostri amici. Molti giudizi di allora troveranno sicuramente riscontro dopo 7 giornate di campionato, altri invece sono stati forse completamente ribaltati. E’ il bello di ogni singola stagione di ogni fanta gioco. Non tutto va come preventivato. Tra crisi iniziali, infortuni e giocatori che ‘esplodono’, le carte vengono ulteriormente mischiate e chi pensava di veleggiare in testa alla classifica della propria lega, si ritrova a dover sgomitare in mezzo alla graduatoria. In mezzo a tanti numeri e cifre proviamo ad analizzare per bene i 7 insegnamenti che la prima parte di campionato ci ha portato in dote

1 – Conferme e crisi dei bomber

Immobile, Zapata, Belotti e Mertens contro Chiesa, Ilicic, Quagliarella e Gervinho. Guardando la classifica marcatori certi nomi saltano all’occhio. Chi sarà il capocannoniere alla fine della stagione e chi invece avrà toppato? La prima domanda ha un candidato principe: Ciro Immobile. La punta di Inzaghi segna il 54% dei gol di squadra. Unico terminale offensivo, rigorista e timbratore di cartellini con impressionante regolarità. Zapata è partito alla grande e farà bene ma sappiamo bene che l’Atalanta è squadra che manda in rete svariati giocatori. Di contro c’è un Quagliarella alla ricerca del primo gol su azione. Per ora, solo una rete su rigore: nelle analisi pre stagionali avevamo ipotizzato che il 27 blucerchiato potesse trovarsi in difficoltà e che ripetere l’annata precedente fosse quasi impossibile. Le cose stanno anche andando peggio di quanto preventivato. Chiesa ha trovato un’intesa pazzesca con Ribery ma siamo fermi a un solo +3 da inizio stagione. Gervinho continua ad essere molto altalenante ma almeno lo scorso anno quando andava bene portava in dote svariati +3. Ora invece…

2 – Il Verona è come la Juventus

Nella primissima parte di campionato si è segnato un discreto numero di gol. In 4 giornate su 7 sono stati messi a referto almeno 30 reti. Trovare quindi una difesa, e un portiere, che garantiscano buoni voti e pochi malus non è semplicissimo. Avevamo parlato, ovviamente, della retroguardia dell’Inter che in tema di gare senza subire reti primeggia con 4 partite su 7 con gli avversari tenuti a zero. Dietro la squadra di Conte c’è tanto traffico. Con 3 clean sheet troviamo infatti, tra le altre, la Juventus di Sarri ma anche il Verona di Juric. Se i bianconeri del post Allegri si sono dimostrati più vulnerabili a livello difensivo, il Verona è certamente una sorpresa. Segno che, come sempre accade, le neopromosse vanno analizzate bene prima di essere scartate in blocco dalle varie aste. Silvestri ha portato a casa più clean sheet dei colleghi di Napoli, Bergamo e Roma, giusto per citare le squadre messe meglio in classifica.

3 – Bergamo a valanga, Udine a secco

Questa può sicuramente andare nella categoria: conferme. L’Atalanta si conferma squadra dal gol semplicissimo. Prima dell’inizio del campionato c’era preoccupazione tra i fantallenatori: non è che la Dea snobberà un po’ la prima parte di campionato per concentrarsi sulla Champions? Domanda legittima ma la risposta è nella classifica generale. Nonostante l’impegno europeo sia stato affrontato con i migliori in squadra, Gasperini continua a macinare punti. Le due nerazzurre, Inter e Atalanta, sono le uniche squadre di A sempre a segno in ogni singola partita fin qui giocata. Dall’altra parte è l’Udinese a comandare la graduatoria di chi non è riuscito a segnare con continuità. Già alla fine della scorsa stagione si vedeva che Tudor aveva incentrato quasi tutto sulla fase difensiva a scapito dei +3 delle punte. Udinese che però è andata in gol solo contro Milan, Parma e Bologna. Nelle altre 4 sfide giocate, Lasagna e compagni hanno messo a referto 0 reti

4 – I Rigoristi convengono

Trentaquattro rigori nelle prime 7 giornate. Quasi 5 a giornata. Ultimamente qualcuno sta sbagliando dal dischetto ma nella primissima parte di campionato i tiratori, anche in virtù del rispetto della regola “piede sulla linea, sembravano infallibili. Comparando con l’annata scorsa scopriamo che siamo tornati al primo anno di Var. Dodici mesi fa infatti, di questi tempi erano stati fischiati solo undici rigori. Per trovarne 34 bisognava sommare le prime 14 giornate di campionato. Con una media che sfiora i 5 penalty a giornata, siamo nell’ordine dei 182 rigori annuali. Un bel po’ per non considerare fantacalcisticamente rilevanti gli specialisti dal dischetto

5 – Dragowski, Milenkovc, Pezzella, Caceres….

Tre vittorie consecutive per la Fiorentina di Vincenzo Montella che nelle ultime uscite, nonostante gli impegni ravvicinati, non ha mai cambiato la formazione. Gente che ha speso non poco per Boateng, Benassi e soci si sta leggermente strappando i capelli. La sensazione è che i titolarissimi dureranno ancora per un po’ e che eventuali cambi deriveranno da acciacchi o squalifiche. Abbiamo quindi imparato che spesso azzeccheremo la probabile formazione di Vincenzo Montella

6 – Mertens cecchino, Chiesa a salve

Tra i giocatori d’attacco non c’è da guardare solo i gol ma anche il trend di tiri in porta effettuati. Alla lunga uno che centra spesso lo specchio, prima o poi troverà con più costanza la via del +3. E’ il caso di Federico Chiesa che, come detto poco sopra, è ancora fermo a un singolo +3 in stagione nonostante sia in testa alla classifica di chi ha tirato di più in porta. Ben 14 conclusioni del giovante attaccante viola hanno inquadrato i pali ma 13 sono state disinnescate. Berardi e Cristiano Ronaldo sono secondi a quota 13. Diverso il discorso di Mertens che oltre a confermarsi ottimo fanta acquisto, mette insieme numeri mirabolanti. Quattro gol con appena 6 tiri in porta effettuati. Tra gli attaccanti con almeno 300 minuti giocati in Serie A e zero conclusioni nello specchio, c’è il solo Ayé del Brescia. A quota 1 troviamo Defrel, con 2 tiri in porta e 402 minuti giocati c’è invece Pinamonti

7 – Solo una matricola ‘spacca’

Ogni anno si affacciano in Serie A, giocatori che sono alla prima esperienza assoluta nel nostro campionato. Da Lukaku a Lozano passando per Tonali, Ribery, Ramsey e compagnia. Ebbene in queste prime 7 giornate, a livello di gol, primeggiano nella classifica delle ‘matricole’ primeggia Alfonso Donnarumma con 4 reti. Stesso bottino di Mancosu che però fece la sua prima apparizione (con gol) nel massimo campionato oltre un decennio fa. Risposte positive da Lukaku e Ribery ma qualche fantallenatore particolarmente esigente avrebbe preferito altri numeri a questo punto della stagione. Leao, Ramsey e il già citato Lozano, per un motivo o per l’altro hanno per ora portato in dote solo un +3. Insomma, le varie matricole stanno facendo un po’ di fatica