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Wolff: "L'addio di Rosberg uno choc"

Formula 1
Toto Wolff alla presentazione della nuova Mercedes (LaPresse)

Il manager austriaco ha svelato alcuni retroscena sulla separazione dal pilota campione del mondo, ma è già carico di motivazioni in vista della stagione di F1 che sta per cominciare

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Tre anni da direttore esecutivo della Mercedes e tre mondiali portati a casa. Ma a Toto Wolff evidentemente non basta. Continua ad avere la stessa fame e la stessa tranquillità di sempre, a prescindere da qualunque tempesta è pronta a scatenarsi di fronte a lui: “Non sono calmo – dice l’austriaco al Corriere della Sera – ma cerco di equilibrare passione e ragione. Il mio campo è lo sport e non la politica, devo produrre divertimento e spettacolo”. Neanche l’addio di Rosberg è riuscito a smuoverlo: “All’inizio è stato uno choc. Dopo la vittoria di Abu Dhabi avevamo passato due giorni insieme e non mi aveva detto nulla. Me l’ha comunicato quando sono atterrato a Francoforte. Poi ho capito che questa decisione poteva creare per noi nuove opportunità. Dopo anni di battaglie tra piloti all’interno del team era l’occasione giusta per resettare tutto. È normale che ci sarà rivalità anche tra Hamilton e Bottas, ma la mia preoccupazione è che la macchina sia competitiva”.

L’erede di Nico – Il direttore esecutivo della Mercedes spiega la scelta di puntare sul finlandese: “Non volevo creare una rivalità troppo accesa fin da subito, ma volevo un pilota che spingesse l’altro a dare il massimo. In una squadra devi avere lo yin e lo yang. Non era semplice trovare uno come Nico, un ragazzo intelligente e veloce, tra i più competitivi degli ultimi anni. Nella prossima stagione il mercato piloti sarà molto aperto e dovremo valutare i progressi del team junior. Se Valtteri dovesse rispettare le nostre aspettative continuerà ancora con noi, ma vogliamo avere le mani libere".

Il momento del ritiro – “Per me non è ancora arrivato. Il cambio del regolamento apre nuove possibilità a tutti e per me è un’altra sfida per dimostrare la forza della Mercedes e vincere. È la competizione che mi tiene vivo. Anche James Allison è iper-competitivo ed è per questo che l’ho scelto per entrare nel team: sa combinare capacità e personalità. Lo volevo in passato ma non era disponibile, in questa stagione potrà riscattarsi con noi dopo aver vissuto un anno terribile a livello personale e professionale”.

Possibili rivali – “La Ferrari è cresciuta, è molto veloce, ma non so chi sarà il nostro rivale più forte. La Red Bull è ancora ingiudicabile. Nel 2009 ci fu un altro cambio nel regolamento e chi si aspettava vincesse la Brawn? Preferiamo guardare in casa nostra perché abbiamo tanta fame di successi. Ecclestone? Sarà strano senza di lui, ma ci abitueremo”.