Quarta gara stagionale sul tracciato russo di Sochi, nell'area del parco olimpico. Si riparte con la Ferrari in testa al campionato costruttori e Sebastian Vettel in vetta a quello piloti. Scopriamo insieme le caratteristiche del tracciato e le condizioni dei top team in vista del GP di Russia
Il circuito
Il circuito, lungo 5853 metri, è composto da ben dodici curve a destra e solo sei a sinistra. Il primo settore è quello più veloce, mentre secondo e terzo sono più lenti e tecnici, con predominanza di curve a 90° da terza marcia con cordoli esterni alti ed a scalino che sollecitano molto gomme e appendici aerodinamiche. Per essere veloci in questi tratti guidati servirà un’ottima stabilità in frenata e tanta trazione.
Nel complesso il tracciato di Sochi richiede un alto carico aerodinamico per garantire una frenata stabile e la trazione necessaria nelle numerose curve lente.
Le gomme
Per la prima volta da quando si corre a Sochi la Pirelli ha deciso di portare in pista la specifica più morbida tra quelle a disposizione (UltraSoft). Gli altri compound che vedremo in questo fine settimana saranno la SuperSoft e la Soft. Tutti i team avranno a disposizione due set di Soft, quattro di SuperSoft e ben sette di UltraSoft.
I livelli di degrado sono tra i più bassi di tutta la stagione e lo stress dei pneumatici è limitato. La curva più impegnativa è la tre: un curvone a sinistra con diversi punti di corda, simile alla curva otto di Istanbul. La gomma anteriore destra è quella che subisce il massimo stress su questo tracciato.
Salvo sorprese, vedremo una gara ad una sosta, con i top team che utilizzeranno nella prima parte le UltraSoft, per poi passare alle Soft.
Power Unit e consumi
Sochi è un tracciato molto impegnativo per il motore che viene sfruttato al massimo regime per oltre il 65% del giro. Il sistema ibrido sarà determinante, il circuito esalta infatti le capacità di recupero di MGU-H. Anche i consumi saranno molto elevati e non è escluso che durante la gara, i piloti, risparmieranno carburante alzando il piede dal gas qualche centinaio di metri prima della staccata.
I top team Mercedes e Ferrari
Sarà lotta tra Mercedes e Ferrari anche in questo fine settimana. Gli anglo-tedeschi partiranno favoriti in qualifica visto le tre pole position realizzate (due Hamilton, una Bottas) in questo inizio di stagione. In gara, le cose potrebbero essere diverse. La SF70H ha dimostrato di essere una vettura molto performante con il pieno di benzina e riesce ad avere uno sfruttamento degli pneumatici migliore rispetto alla W08, soprattutto con elevate temperature della pista.
La Mercedes sta soffrendo in particolar modo le nuove mescole Low Working Range di Pirelli. Il potenziale nel singolo giro è notevole ma in condizioni gara faticano con gli pneumatici posteriori, che scivolando troppo generano un incremento di temperatura (overheating) sulla superficie delle gomme.
A Sochi, ben due dei tre compound portati saranno Low Working Range ma il tracciato russo non è così esigente come il circuito del Bahrain, fattore che potrebbe aiutare la Mercedes a non sovraccaricare termicamente gli pneumatici posteriori.
A differenza delle passate stagioni, la vettura di Maranello potrà essere molto competitiva in Russia. Nelle precedenti edizioni si correva completamente in difesa perché la pista metteva a nudo i punti deboli della Rossa, ora invece, le lacune si sono trasformate in punti di forza. Nello specifico, la Power Unit ormai la possiamo considerare a livello di Mercedes.
McLaren ed Honda ci provano
Sarà interessante osservare il lavoro di Honda, che farà debuttare una nuova specifica di MGU-H, leggermente rivista nel raffreddamento per sistemare l'affidabilità. Grazie a questi interventi, McLaren, riuscirà a migliorare le proprie performance?