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Formula 1, GP Malesia: Vettel, ecco cosa è successo. L'analisi tecnica delle qualifiche

Formula 1

Cristiano Sponton

Lewis Hamilton GP Malesia 2017 (foto: Sutton Images)

Le qualifiche del GP della Malesia ci hanno regalato la 70^ pole position di Hamilton, ottenuta in una giornata in cui la Ferrari, in special modo quella di Vettel, sembrava imbattibile. Il pilota inglese è riuscito a sfruttare nel migliore dei modi i problemi accusati dalla Power Unit Ferrari. Analizziamo in dettaglio cosa è successo sabato in pista a Sepang

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La giornata per Vettel è partita male fin dalle prove libere 3, quando, pur avendo ottenuto la seconda miglior prestazione (miglior tempo di Raikkonen), ha accusato un problema elettrico al Power Unit specifica 3. Power Unit che gli ingegneri di Maranello, hanno deciso di sostituire per montare il nuovo motore endotermico specifica 4 che alla vigilia pensavano di utilizzare a Suzuka o Austin. Questa unità doveva essere in grado di fornire, rispetto alla precedente versione, una decina di cavalli in più che potevano diventare fondamentali per ottenere la pole position e vincere la corsa. A cedere, durante il primo giro nelle qualifiche, è stato il gruppo turbo-compressore (unità 3) che non era stato sostituito, in quanto il pilota tedesco aveva già omologato il componente 4. Una sostituzione di questo componente (con il componente 5) avrebbe comportato una penalità da scontare sulla griglia. Vista la partenza dal fondo, gli ingegneri di Maranello monteranno sulla SF70H una nuova Power Unit completa che, come sappiamo, comprende i seguenti elementi: motore endotermico, MGU-K, MGU-H, batterie, gruppo turbo-compressore e elettronica di controllo.

Prove comparative in casa Mercedes, non tutto ha funzionato

Durante le analisi delle prove libere 2 ci eravamo focalizzati sugli sviluppi portati in pista ieri dalla Mercedes che, vedendo il comportamento in pista della W08, sembravano non aver funzionato nel migliore dei modi. Il pacchetto aerodinamico non ha convinto a fondo nè i tecnici nè i piloti, infatti, durante le FP3 sono state effettuate delle prove comparative. Questi test sono continuati anche durante le qualifiche con Bottas che ha girato con tutti gli update installati, mentre Hamilton ha optato per la configurazione "vecchia". Oltre agli aggiornamenti, analizzati nella giornata di ieri, sulla W08 è stata utilizzata una versione di ala con dei piccoli sviluppi sul bordo d'ingresso del profilo principale che, nella nuova versione, è più curvo.

È stato cambiato anche il fondo e lo possiamo notare analizzando la zona centrale del diffusore che, rispetto alla precedente versione, presenta due profili aggiuntivi (frecce verdi) per cercare di incrementare l'estrazione di aria in modo da aumentare il carico aerodinamico generato.
Queste novità sembrano non aver dato i risultati sperati, perché la W08 di Bottas è sembrata essere molto sovrasterzante con un posteriore molto “leggero” in termini di carico aerodinamico.

Promossi gli aggiornamenti sulla Ferrari SF70H

Se Mercedes ha faticato molto nella scelta degli aggiornamenti da utilizzare per qualifiche e gara, la stessa cosa non si può dire della Ferrari che ha, fin da subito, promosso tutti gli sviluppi (bargeboards e airscope) portati in pista.

L'analisi delle qualifiche: HAM e RAI vicini al limite

Con Vettel fuori gioco, la lotta per la pole position si è ristretta ad Hamilton e Raikkonen. Si era capito infatti fin da subito che le due Red Bull e Bottas non avevano la velocità per impensierire Lewis e Kimi. Se andiamo ad analizzare gli ideal lap possiamo notare che, sia Hamilton che Raikkonen, sono stato piuttosto vicini al proprio limite.

Gli intertempi ci dimostrano come la W08 di Hamilton sia riuscita a fare la differenza sulla SF70H del  finlandese principalmente nel terzo settore che è quello più veloce con un rettifilo di quasi 1 km. Nei primi due settori le prestazioni sono stati equivalenti con Raikkonen più veloce di Hamilton di 1 millesimo.

Nonostante non siano mai stati in lotta per la pole position è giusto segnalare le buone prestazioni della Red Bull che è riuscita a portare entrambi i suoi piloti in seconda fila a mezzo secondo della Mercedes. Deludente la prova di Bottas che, pur utilizzando la W08 con i nuovi aggiornamenti, si è qualificato in quinta posizione a 8 decimi dal proprio compagno di squadra.

Quale strategia scegliere in gara?

La strategia più probabile per domani sarà quella ad una sosta con partenza con le Super Soft per poi utilizzare le Soft fino al termine della gara. Sebbene Sepang sia un circuito che mette a dura prova gli pneumatici, durante i long run di venerdì non si è visto tanto degrado termico. Degrado termico che potrebbe essere maggiore nella giornata di domani se le temperature ambientali saranno più elevate rispetto ad oggi. Un piccolo aiuto per Vettel sarà quello di poter sfruttare, fin da subito, pneumatici completamente nuovi e, nel caso di gara bagnata, potrebbe avere l’opportunità di partire dai box con un assetto apposito per la pioggia.