La storia del "Biscione" in F1 è cominciate nel 1950 ed è proseguita con diverse riprese, sia come scuderia costruttrice che come fornitrice di motori. Ora potrebbe affiancare il team svizzero con il proprio propulsore. Ecco le ipotesi
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Il Mondiale sta per chiudersi e molti team sono già a lavoro per preparare la stagione 2018. Le coppie dei piloti sono questi tutte assegnate e tra gli argomenti a tenere banco è il possibile ingaggio da parte Williams del polacco Robert Kubica. ma non solo: prende sempre più piede la possibilità di rivedere il marchio Alfa Romeo in Formula 1.
Tutte le ipotesi del ritorno del "Biscione"
Si tratta di una possibilità concreta: un ritorno come marchio e forse anche qualcosa in più. Ci sono tante ipotesi, la prima che possa essere una Power Unit Ferrari marchiatra Alfa e legata alla presenza in Sauber di Charles Leclerc (pilota della Ferrari Drivers Academy); però si parla canche di una collaborazione maggiore in più sia sul piano tecnico che su quello dei piloti. Cosa che potrebbe coinvolgere anche Antonio Giovinazzi.
Alfa Romeo e la F1: la storia in numeri
Il marchio italiano ha partecipato al Mondiale in più occasioni e sotto varie forme: sia come scuderia costruttrice che come fornitrice di motori, nel periodo che va dal 1950 al 1988. Nel 1950 fu Nino Farina a vincere l'edizione inaugurale del Campionato su una 158 sovralimentata. Anche l'edizione successiva andò all'Alfa, con Juan Manuel Fangio (con la 159). Due vittorie anche a ridosso degli anni Ottanta con Niki Lauda. In totale sono stati affrontati 215 gran premi con 12 vittorie e 15 pole. Di seguito tutti i numeri dell'Alfa in F1.