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Formula 1, Speciale "Alonso 300" su Sky: "Ferrari, ci siamo amati molto"

Formula 1

Fernando Alonso taglia il traguardo dei 300 GP in carriera in occasione della gara a Montreal. Sky Sport F1 HD (canale 207) ha dedicato uno speciale al pilota spagnolo. Questa la sua intervista. Il GP è in diretta su Sky Sport F1 HD (canale 207). La gara domenica alle 20.10 (pre dalle 18.30)

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Trecento Gran Premi Fernando, solo di gare, hai fatto due volte il giro della Terra…

"Sono troppi… No a parte gli scherzi sono contento, è un numero importante. Sono tanti anni in Formula 1, è sempre una bella soddisfazione aver vissuto tante squadre e tante esperienze. Sono diciotto anni in questa categoria, ora ne ho 36, quindi la metà della mia vita".

Tra le tante esperienze, ce n’è una che porti nel cuore più delle altre?

"Come ricordo sportivo, sicuramente i due mondiali sono quelli che mi vengono in testa più spesso. Però si vivono tante cose al di fuori della pista: viaggi, amicizie…Sarebbe ingiusto se mi ricordassi solo delle vittorie".

Un rimpianto che hai legato a questi trecento Gran Premi?

"Non lo so… Sicuramente cambierei delle cose, non solo a livello sportivo. Penso che tutti nella nostra vita vorrebbero poter prendere una decisione diversa, però era giusto farle in quel momento. Non ho tanti rimpianti.

Per te è un rimpianto non aver vinto con la Ferrari?

"Mi sarebbe piaciuto molto vincere un Mondiale con la Ferrari, poi ci siamo andati vicini in due occasioni e tre volte siamo finiti secondi per poco. Quello non è un rimpianto, dire più che è stato un peccato: Abu Dhabi 2010, Brasile 2012, però penso che quei cinque anni sono stati bellissimi per me. Ho conosciuto delle persone incredibili, ho gareggiato con un mito sportivo e sono stato molto conto di aver fatto parte della famiglia Ferrari".

Ogni tanto sei stato anche un po’ duro parlando della Ferrari. Un po’ come quando ci sono due innamorati folli, difficile che mantengano un certo equilibrio nel raccontarsi. Può essere raccontato un po’ così la tua storia con la Ferrari, anche nel post?

"Che sia amati molto, quello è sicuro. Che ci amiamo ancora, almeno io, anche. Non penso di essere stato duro riguardo alle polemiche, penso che ci sono momenti difficili come quando arrivavamo ottavi e quattordicesimi".

La tua nuova realtà è molto intensa, sei convinto di questa tua scelta?

"Amo le gare, amo guidare: mi fa felice passare tutti i weekend dietro il volante".

Cos’è per te la 24 ore di Le Mans? È un’ossessione vincerla per te?

"Per ora è importante partecipare, vincerla è un sogno, però non posso pensare di vincere al debutto il prossimo weekend. Devo fare esperienza e rispettare una gara che ha una grande tradizione e io sono un rookie".

Un rookie a 36 anni?

"Anche l’anno scorso a Indianapolis lo ero. Ho fatto tante nuove prime esperienze".

Tante prime nuove esperienze seguite da tantissime persone in giro per il mondo soprattuto in Spagna, lì sei tu la Formula 1. Ti piace portarti sulle spalle questo titolo o ti pesa la pressione mediatica che tutto questo comporta?

"Mi piace avere ancora quel senso di responsabilità, e avere tutti gli occhi delle persone su di me. Soprattutto in Spagna dove non c’è una grande tradizione di spagnoli nei motori: lì interessa più il personaggio che la gara in sé, quindi mi piace far scoprire altre gare e spero che mi seguiranno a partire dalla 24 ore di Le Mans".

Tu ti diverti ancora?

"Sì molto, altrimenti non sarebbe possibile sopportare un calendario come quello della Formula 1 se non ti piace".

Hai deciso cosa fare da grande?

"Ancora no. Penso solo a guidare e divertirmi. Per esempio nei mesi invernali guido i go kart, quindi non ho ancora capito cosa farò quando non ci saranno più le auto nella mia vita".

Ti vedi papà?

"Sì, la famiglia è sempre una cosa che mi ha attratto molto. Pensavo che a questo punto della mia vita ne avrei avuta già una mia, ma fino a questo momento non c’è stata la possibilità. Presto, spero, ci sarà una famiglia e spero che mi terrà occupata".

In che percentuale la Formula 1 ti rende ancora felice e quanto pensi ancora di stare nel mondo della Formula 1?

"Non lo so, la Formula 1 mi rende ancora felice anche se è un’altra Formula 1 da quando è entrato il turbo. Le squadre sono molto definite, siamo già alla settima gara e penso che noi, come McLaren, se per esempio lottiamo tra il settimo e il dodicesimo posto e ad Abu Dhabi, a novembre, finiremo tra il settimo e il dodicesimo posto. Penso che sia questo il brutto della nuova Formula 1".

Se tutti corressero con la stessa macchina, tu in che posizione ti metteresti?

"Sul podio. Penso che tutti abbiamo delle giornate magiche e delle giornate scure, dei periodi sì e dei periodi no. Le cose cambiano da weekend a weekend come avviene in tutti gli sport, ci sono dei momenti di ispirazioni e riesci a vincere e dei momenti in cui sembra andare tutto storto".

Puoi essere ancora Campione del Mondo?

"Io penso che tutti abbiamo in testa l’idea di poter essere ancora Campioni del Mondo. Dipende dal momento giusto, dalla macchina giusta: lo abbiamo visto anche negli ultimi anni con Hamilton e la Mercedes, lui è molto forte ma con la stessa macchina ha vinto anche Rosberg. Arriva Bottas e vince Bottas. C’è in tutti i piloti la voglia di essere competitivi e vincere".

Il fattore umano oggi conta un po’ meno in Formula 1?

"Credo che sia stato sempre limitato, ma penso che la differenza tra le squadre è grandissima in questo momento. Il pilota però ha sempre da dire, parlare con il team e le sue opinioni sono ancora importanti".

Puoi sbilanciarti con una previsione sul Mondiale?

"Quest’anno è più equilibrato degli ultimi anni. Per cambiare un po’ direi Vettel, ma penso che la Mercedes abbia passato le gare peggiori".

Ti vedremo superare il record di Barrichello?

"So che mi servirà un anno in più e ho visto che a fine anno sarò secondo. Parlerò con Rubens e glielo chiederò: troveremo un modo per metterci d’accordo. Non so se l’anno prossimo ci sarò o no, questo record non è importante ma sono tanti anni in Formula 1".

È vero che nel 2017 hai pensato di lasciare la Formula 1?

"Ci avevo pensato già nel 2014 quando ho finito con la Ferrari ed è stato un momento in cui pensarci. Poi nel 2017 quando è scaduto il contratto con la McLaren ed è stato momento in cui pensarci e ci penserò anche quest’anno. Tutte le estati sono il momento migliore per scegliere la squadra migliore per il prossimo anno e valutare se si può essere campioni da un’altra parte o scegliere di correre in altre categorie".

Il segreto di Fernando Alonso è…?

"Non arrendersi mai, essere competitivi e odiare perdere. Se odi perdere sarai sempre motivato".