Hamilton conquista la pole con un giro stratosferico dove best lap e ideal lap coincidono. Ferrari nel traffico mentre Red Bull è la sorpresa. Ecco l'analisi tecnica delle qualifiche di Singapore. Il GP di Singapore in diretta su Sky Sport F1 e Sky Sport Uno alle 14.10
Nella lotta di Singapore ci si aspettava la pole position della Ferrari ed invece è arrivata la “magia” di Lewis Hamilton che, grazie ad un giro strepitoso, è riuscito a classificare la sua Mercedes al primo posto. Primo posto ottenuto rifilando distacchi pesanti a tutti gli avversari: Verstappen è a 3 decimi, Vettel a 6 e il compagno di squadra addirittura a 7 decimi. Solo quinto Kimi Raikkonen che è riuscito a precedere di 2 decimi la Red Bull di Ricciardo.
Ferrari in Q2 ha provato la carta UltraSoft senza successo
Il Q2 è sempre un momento cruciale delle qualifiche in quanto viene utilizzato il compound di pneumatici che i piloti dovranno utilizzare alla partenza della gara. Ferrari, con entrambi i piloti, ha cercato di utilizzare la carta UltraSoft visto che, le HyperSoft, come abbiamo visto nell’analisi delle prove libere di ieri, hanno un altissimo degrado. UltraSoft che si sono dimostrate troppo lente tanto che Vettel e Raikkonen hanno dovuto ricorrere alle HyperSoft per riuscire a qualificarsi nella top 10. Si pensava che, con la gommatura della pista, il gap tra HyperSoft e UltraSoft, potesse diminuire rispetto a quanto visto ieri, invece, anche oggi abbiamo visto una differenza di circa 1,6 s. Tutti i top 10, quindi, partiranno al via con il compound più morbido e dovranno cercare di gestirlo nel migliore dei modi quando la monoposto sarà con il pieno di carburante per non incorrere in un “cliff” della gomma anticipato.
Giro stratosferico di Hamilton ma la Ferrari ha “pasticciato”
Nella giornata di ieri la Mercedes, soprattutto quella di Hamilton, sembrava vicina alla Ferrari ma non si pensava avesse il potenziale per riuscire a sopravanzarla. Tra venerdì e sabato, gli ingegneri di Brackley, hanno stravolto l’assetto meccanico della W09 lavorando molto sugli ammortizzatori per riuscire a dare una vettura meno nervosa e più stabile a Bottas ed Hamilton. La cosa non sembrava aver funzionato durante le FP3 e nemmeno nella prima parte di qualifiche, ma nel momento cruciale Hamilton è riuscito a realizzare un giro che resterà nella storia della Formula 1. Il giro di Lewis è stato perfetto e, come potete osservare dall’analisi dei best sector, l’ideal lap corrisponde al best lap.
La vera sorpresa in positivo della giornata è stata la prestazione della Red Bull che è riuscita a qualificarsi in prima fila con Max Verstappen. Nella giornata di ieri era sembrata veloce soprattutto in simulazione gara, ma oggi si pensava che sia Mercedes che Ferrari potessero stargli davanti tranquillamente grazie alla mappatura da qualifica che Renault ancora non riesce ad eguagliare come incremento di potenza.
Se analizziamo l’ideal lap possiamo notare che Verstappen aveva il potenziale per dare fastidio ad Hamilton, potendo migliorare il suo best time di ben 152 millesimi. Il pilota olandese, però, dopo le qualifiche ha lamentato dei problemi alla Power Unit che non gli hanno permesso di lottare per la pole position, ma la monoposto il potenziale per essere in prima posizione lo aveva. Se domani sarà confermato il passo gara di ieri, la Red Bull del pilota olandese, potrà mettere molta pressione ad Hamilton.
Il capitolo dolente della giornata è per la Ferrari che era considerata da tutti la vera e propria favorita in questo fine settimana. La SF71H sembra ben bilanciata e, nonostante l’errore di ieri, Vettel sembrava destinato ad ottenere la pole position. Durante il Q3 sia i piloti che il muretto non sono stati perfetti mandando in pista i piloti nel traffico e questo non gli ha permesso di scaldare le gomme in modo ideale. Sia Vettel che Raikkonen sono stati costretti ad effettuare dei giri di lancio piuttosto veloci e questo non gli ha permesso di sfruttare le gomme posteriori al massimo del potenziale in quanto, alla fine del giro, erano in overheating e lo si capiva benissimo dal comportamento della monoposto che tendeva a scivolare.
Strategia ad 1 o 2 soste?
Nella giornata di ieri la strategia più probabile per la gara sembrava essere quella a 2 soste ma, vedendo il lavoro fatto da alcuni team durante la mattina, è probabile che in molti utilizzeranno quella singola con HyperSoft nella prima parte di gara e Soft per arrivare in fondo. Bisognerà prestare molta attenzione alla gomma “gialla” perché ha praticamente degrado nullo e questo potrebbe comportare la formazione di blistering al posteriore. Un fenomeno che abbiamo già visto in Austria sulla Mercedes e a Monza sulla Ferrari di Raikkonen.
Sarà interessante capire la scelta che farà la Rossa visto che, nel corso dell’intero fine settimana, nessun pilota ha percorso nemmeno un giro con questa mescola, in quanto, il team italiano si era presentato in pista con 1 solo set che è quello obbligatorio per regolamento. Un ruolo chiave per la definizione della giusta strategia di gara lo detterà la Safety Car che, nelle precedenti 10 edizioni, è sempre stata mandata in pista su questo circuito. Una Safety Car nei momenti chiave della gara potrebbe essere una grossa chance per alcuni piloti per effettuare dei pit stop con una perdita di tempo molto bassa.