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Formula 1, GP Russia 2018. Mercedes a caccia della perfezione aerodinamica

Formula 1

Cristiano Sponton

Lewis Hamilton a Sochi (Foto: Sutton)

Dalle modifiche alle ali (sia anteriori che posteriori) alle appendici aerodinamiche posizionate sul sistema di protezione Halo, ecco tutte le novità tecniche portate in pista a Sochi dal team Mercedes

GP RUSSIA, LA CRONACA

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Mercedes, dopo un inizio di stagione di immobilismo tecnico, sta iniziando ad introdurre sulla W09 delle modifiche aerodinamiche che stanno dando degli ottimi risultati. Un grosso lavoro è stato fatto durante la pausa estiva visto che da Spa in poi sembrano essere stati risolti parte dei problemi agli pneumatici, fin da inizio stagione il problema più grosso di questa vettura. Il telaio alleggerito abbinato all’utilizzo di cerchioni ad alta dissipazione termica e le modifiche alla sospensione anteriore hanno reso ancora più efficace l'ingresso in curva.

Qui a Sochi, entrambi i piloti, hanno provato un’ala anteriore leggermente modificata nella zona degli upper flap e nei profili aerodinamici presenti nella parte interna degli endplate. Nella nuova versione gli upper flap sono fissati direttamente alla zona interna degli endplate mentre in precedenza erano leggermente staccati. Nella parte interna degli endplate sono poi stati aggiunti due piccoli profili. 

Interventi di dettaglio anche nella zona iniziale del fondo dove è stata aggiunta una piccola soffiatura, che fino al GP di Singapore non era presente, per cercare di energizzare il flusso d’aria sotto al fondo della vettura. Mercedes, dopo aver limitato i problemi con le gomme, ha iniziato a concentrarsi sull’efficienza aerodinamica che, su una pista come quella di Sochi, è un elemento fondamentale.

Molto interessanti le prove comparative fatte in mattinata sulla vettura di Bottas dove è stata portata in pista per la prima volta un’ala posteriore con doppio supporto. Su questo elemento gli ingegneri di Brackley stanno lavorando da diversi mesi, infatti, il primo est con un’ala a doppio supporto è stato realizzato nei test post GP di Budapest.

La soluzione a doppio pilone garantisce due vantaggi: il primo è il minor peso, in quanto, con il nuovo regolamento tecnico entrato in vigore a partire dal 2017, la posizione dell'ala posteriore rispetto allo scarico è cambiata in modo importante. Non è, quindi, più possibile "bucare" lo scarico per raggiungere perpendicolarmente la parte bassa del mainplane posteriore. Per raggiungere questa parte dell'ala bisogna avere un pilone molto più inclinato su queste nuove monoposto, quindi con maggiore sezione e di conseguenza maggior peso per resistere agli sforzi applicati. La soluzione a doppio pilone con gli attacchi al profilo principale a “collo di cigno” permette di distribuire meglio gli sforzi, risparmiando peso. Il secondo vantaggio è quello della flessione programmata alle alte velocità che, secondo gli ingeneri anglo-tedeschi, è più facile realizzare con una soluzione come questa. La deformazione programmata dell’ala posteriore permette di ridurre la resistenza all’avanzamento nei lunghi rettifili con conseguente aumento della velocità massima.

La Mercedes ha, inoltre, portato in pista alcune novità nella zona del sistema di protezione Halo. Novità che sono molto diverse rispetto a quelle testate da Bottas durante le prove libere del GP di Singapore. Come potete vedere dall’immagine in basso sono stati collocati, nella parte terminale del sistema di protezione, due piccoli profili aerodinamici per migliorare il flusso diretto verso la parte posteriore della W09.