Vittoria di Hamilton a Sochi, la 70^ in carriera. Ma forse è la meno onorevole sia per il pilota che per la Mercedes: il team a metà gara chiede a Bottas di scansarsi per lasciare al compagno di squadra il secondo posto, che poi diventa primo dopo la sosta di Verstappen (gran rimonta, quinto). Vettel terzo, Raikkonen quarto: per la Ferrari Mondiale sempre più in salita, Seb a -50 punti da Lewis
Lewis Hamilton vince in Russia e porta a 50 i suoi punti di vantaggio in classifica su Sebastian Vettel. Sembra il sigillo su un Mondiale che prima di Monza sembrava avere ben altro destino, o quantomeno più tirato rispetto a un finale di stagione (mancano 6 gare all’ultima bandiera a scacchi) in cui la Mercedes ha cominciato a pigiare parecchio sull’acceleratore. La Ferrari, di contro, non sembra essere più in grado di tenere il passo degli avversari. Cosa che i tifosi del Cavallino si augurano venga smentita sin dalla prossima tappa del campionato in Giappone. La gara di Sochi, però, verrà ricordata per un ordine di scuderia che lede sensibilmente l’immagine sportiva della Mercedes. Il team, infatti, a metà gara ha chiesto a Bottas di scansarsi per lasciare al compagno di squadra Hamilton il secondo posto. Qui, di fatto, viene sbarrata la strada a Vettel, mentre il britannico poi va in testa passando Verstappen. A fine gara, con le Mercedes destinata al successo, Bottas ha chiesto via radio “Come la finiamo questa gara?”. Il finlandese si aspettava di ripassare Lewia, ma dal muretto gli è arrivato un gelido “Resta così, ne parliamo dopo”. Gelido è stato anche il podio, con Bottas sbigottito, Hamilton a gongolarsi e Vettel a pensare ad una rincorsa al titolo Mondiale che è diventata maledettamente complicata. Raikkonen ha chiuso quarto, da segnalare il quinto posto di Verstappen, scattato dall’ultimo posto con la Red Bull (causa penalità) ed il settimo di Leclerc con l’Alfa-Sauber.
Di seguito cronaca e tempi del GP
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