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Formula 1, GP Messico: l'analisi tecnica delle prove libere del venerdì

Formula 1

Cristiano Sponton

Libere 1 e 2 dicono che Red Bull sembra favorita per qualifica e gara. Ferrari dovrà lavorare molto sull’assetto e sul bilanciamento della SF71H, optando presumibilmente per un maggior carico che penalizzerà il 1° settore ma la favorirà nel 3°, oggi negativo. Lavori in corso anche in Mercedes. Il GP è in diretta su Sky Sport F1 e su Skysport.it in live streaming

GP MESSICO, LA GARA QUI IN LIVE STREAMING

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Grande Red Bull nel venerdì di Città del Messico con Verstappen che è riuscito a precedere di 153 millesimi il compagno di squadra Ricciardo. Il pilota olandese ha ripetuto il tempo realizzato durante la prima sessione di libere nonostante la pista fosse molto più calda (ben 49°C sull’asfalto).
Dietro al duo Red Bull, staccato di oltre 1 s, troviamo a sorpresa Carlos Sainz che è riuscito a precedere Vettel ed il compagno Hulkenberg. Gli altri protagonisti di questo mondiale 2018 sono piuttosto indietro in classifica con Hamilton settimo, Raikkonen ottavo e Bottas nono.

PL1 con temperature fresche e pista molto “green“

La prima ora e mezza di prove libere è difficile da valutare poiché è stata corsa su una pista molto molto sporca e con una temperatura dell'asfalto tra i 28°C e i 33°C. Il ritmo della Red Bull ha comunque impressionato, sia in condizioni di qualifica che nella breve simulazione di gara effettuata nei minuti conclusivi della sessione. Questo dato, seppur poco indicativo, potrebbe essere utile soprattutto se saranno confermate le previsioni meteo che prevedono pioggia nella notte tra sabato e domenica. Se fosse così avremo una gara su una pista poco gommata con il team di Milton Keynes veramente competitivo.

Verstappen il pilota più veloce nella simulazione di qualifica con le HyperSoft

Dopo aver svolto il classico primo run delle seconde libere con una delle due mescole più dure portate in pista dalla Pirelli, i team si sono concentrati sulla simulazione di qualifica con il compound HyperSoft.

Qui troviamo la prima sorpresa: Verstappen e Ricciardo hanno inflitto dei distacchi che mai avevamo visto in tutta la stagione. Ferrari e Mercedes hanno un gap di oltre 1 s il che dimostra come non abbiano ancora espresso il massimo potenziale. Se analizziamo i singoli intertempi possiamo notare che la RB14 paga qualche decimo da Ferrari nel primo settore che è quello dove è fondamentale la potenza massima. La SF71H, seppur depotenziata, è stata la più veloce con Vettel e Raikkonen che hanno ottenuto le velocità massime più elevate.

Le Red Bull RB14, analizzando i best sector, ha fatto la differenza su Mercedes e Ferrari principalmente nel terzo, quello più guidato. Vettel in soli 20 s ha rimediato un gap da Verstappen di oltre 1 s mentre Hamilton è riuscito a fare leggermente meglio pagando “solo” 7 decimi.  La Mercedes che ha deluso nel primo settore dove è stata particolarmente lenta a dimostrazione del fatto che hanno girato in pista con un livello di potenza piuttosto basso per non incorrere in problemi.

Ferrari e Mercedes proveranno a qualificarsi nel Q2 con le Ultra Soft?

Le HyperSoft, soprattutto in simulazione gara, hanno creato parecchi problemi a Ferrari e Mercedes per la formazione di graining sugli pneumatici anteriori. Tale fenomeno si manifesta, di solito, quando la pista è sporca o comunque non gommata ed il risultato è l’abrasione della superficie con la presenza delle tipiche “benchmark”. Se le condizioni della pista non dovessero migliorare è molto probabile che Ferrari e Mercedes provino a qualificarsi in Q2 utilizzando gli pneumatici Ultra Soft che, nella simulazione di gara, hanno dato problemi minori rispetto alle HyperSoft.

Non ha avuto invece grosse difficoltà la Red Bull che è sembrata essere particolarmente a suo agio con tutti i tipi di mescola che Pirelli ha portato in pista in questo fine settimana.

Impressionante il "primo stint di gara" di Verstappen su HyperSoft

Analizzando i passi gara, molto positiva la Red Bull specialmente con Verstappen che è stato il pilota più veloce con le HyperSoft. Le gomme anche su Red Bull hanno avuto un decadimento importante ma molto meno rispetto a quello che possiamo notare su Ferrari e Mercedes.

Come detto il long run di Vettel ed Hamilton è stato piuttosto negativo come potete anche osservare dal grafico in basso che evidenzia un vero e proprio crollo prestazionale.

Molto positivo, invece, il long run di Raikkonen che ha lavorato con il compound “rosso” effettuando 20 giri con un passo piuttosto veloce e costante a dimostrazione che, la Super Soft, potrebbe essere la gomma giusta per la gara. Nella seconda parte di gara, i due Red Bull, si sono concentrati nella comprensione delle Ultra Soft mentre Vettel e Raikkonen hanno utilizzato la “rossa”.
Anche in questa simulazione Verstappen è stato il pilota più veloce ma ha dovuto interrompere il run dopo soli 3 giri a causa di un problema idraulico sulla sua Red Bull.

A differenza dello stint precedente le prestazioni di Vettel ed Hamilton con questa mescola sono decisamente migliorate e, per la Rossa, lascia ben sperare un giro in 1:21,8 fatto da Vettel. Il pilota tedesco, per tutta la simulazione, aveva utilizzato il “mode push engine 6” mentre in quel passaggio era passato al “mode push engine 4” che gli ha garantito maggior potenza.