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Formula 1, highlights del GP del Giappone e classifiche

Formula 1

Hamilton ha centrato a Suzuka la 71^ vittoria in carriera ed è a -20 dal record di Schumacher. Il britannico si avvicina al titolo dopo una gara in cui Vettel è stato protagonista di una doppia rimonta: al via e dopo un contatto con Verstappen. Ma non è bastato alla Ferrari. Prossima tappa negli Usa, il 21 ottobre

LE PAGELLE DI VANZINI - LE CLASSIFICHE

HAMILTON CAMPIONE SE...

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"Uno show, ma non canto ancora vittoria". Lewis Hamilton prova a contenere la gioia dopo aver dominato il GP del Giappone, ma sa bene che il suo quinto titolo Mondiale è sempre più vicino. I 67 punti di vantaggio in classifica su Sebastian Vettel, infatti, consegneranno al britannico della Mercedes un primo match point già negli Usa, Ad Austin, il prossimo 21 ottobre. Lewis sale a quota 331 punti, Seb a 264; anche la classifica Costruttori continua a sorridere al team tedesco: 538 contro i 460 punti della Ferrari (78 di differenza). La gara di Suzuka è stata decisiva in questo ulteriore strappo dato da Hamilton alla stagione, con Vettel che dopo la complicata qualifica si vedeva già costretto ad un'impresa diventata poi impossibile per il contatto in gara con la Red Bull di Max Verstappen: partito ottavo, poi salito al quarto posto e ancora spinto al penultimo dopo il tamponamento con l'olandese. Appena sceso dalla SF71 H al termine di  53 giri apparsi come un vero calvario, Seb, visibilmente amareggiato, ha così commentato l'episodio del nono giro: "Era il punto giusto per me, ci ho provato ho spinto al massimo ma lui non mi ha lasciato spazio. Siamo entrati in curva fianco a fianco, non potevamo farla insieme. Poi è stato un disastro, niente safety car, il sesto posto era il massimo che potevo fare".

La classifica Piloti (top 10)

La classifica Costruttori

La partenza

Le Mercedes scattano al comando senza problemi, con Verstappen buon terzo ma è Vettel a rubare la scena con una partenza fionda che dalla quarta fila lo porta subito in 4^ posizione. Un avvio sprint che porta però il tedesco a commettere l'ennesimo errore di valutazione dopo la safety car al 4° giro per il contatto Leclerc-Magnussen. L'incidente, infatti, aveva lasciato detriti sulla pista e soprattutto portato il ferrarista molto vicino a Verstappen.

Il momento chiave

Il successivo tentativo di sorpasso, forse azzardato in quel tratto di pista - Vettel ha cercato di passare alla curva Spoon ma, come a Monza, è stato lui ad avere la peggio e si è girato - diventa l'ennesimo boomerang per il Cavallino, con la macchina che tocca la ruota posteriore dell'olandese, va larga e finisce prima fuori pista e poi ai box, con la pinna dell'ala out. Così, un gran premio che era già complicato dopo il patatrac di sabato, si trasforma in una missione impossibile: Vettel rientra 18° e passo passo, con le super soft prima e le gialla poi, cerca di riconquistare diverse posizioni. 

Vettel rimonta, ma Hamilton è lontano

Raggiunta la 6^ posizione, con Raikkonen ben lontano, Vettel ha dovuto arrendersi. Anche se, con una reazione di orgoglio, alla fine ha strappato il miglior tempo sul giro. La gara di testa, invece, si è sviluppata senza colpi di scena: Hamilton davanti a tutti con il suo ritmo insostenibile e pratica chiusa già a metà gara. Al traguardo la sua W09 si è lasciata dietro, con buon distacco, Bottas, Verstappen, Ricciardo e Raikkonen. Lewis super, grande Bottas (stavolta senza la frustrazione di dover far passare il compagno), ma bene anche le due Red Bull, con Verstappen sul podio e Ricciardo da 16° a 4°. Con quella del presente a leccarsi le ferite dopo Suzuka, la Ferrari del futuro ha guardato con interesse anche alla gara del suo prossimo e talentuoso pilota Charles Leclerc: bella prova, ma poi l'Alfa-Sauber lo ha abbandonato.  Hamilton, a quattro gare dal termine, ha centrato la 71^ vittoria in carriera, a -20 dal record di Michael Schumacher. E' inoltre il nono successo stagionale (-2 dalle 11 vittorie nel 2014).