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F1, GP Azerbaijan 2019: il commento alle qualifiche viste dalla pista di Baku

Formula 1

Mara Sangiorgio

Mercedes ancora una volta a monopolizzare la prima fila. Ma come sa bene Leclerc, a muro in qualifica, su una pista in cui gli errori sono dietro l’angolo bisogna saper sfruttare ogni occasione (safety car e ripartenze). La Ferrari dovrà ritrovare la perfezione provando a cambiare le sorti di una gara che diventa più cruciale che mai. Il GP in diretta esclusiva su Sky Sport F1 (canale 207): oggi alle 14.10

GP BAKU, LA DIRETTA DELLA GARA

LA GRIGLIA DI PARTENZA

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Gli errori ci sono stati ma sono condivisi. Charles Leclerc, che prima di entrare in qualifica sembrava il più accreditato a fare la pole position davanti anche al presidente Elkann nel box, ha finito la sua corsa contro le barriere di curva 8 in Q2. Si è dato dello stupido Leclerc, ci ha messo forse troppa foga incappando in un errore quasi da rookie. Ma aver deciso di iniziare la seconda parte delle qualifiche con le gomme medie non ha certo aiutato entrambi i ferraristi. Guidabilità e grip diversi hanno fatto il resto, complice anche una pista che si stava lentamente raffreddando a causa dei ritardi dovuti all’incidente precedente di Robert Kubica che con la Williams ha impattato nello stesso punto di Leclerc ma in Q1. Alla fine Sebastian Vettel si è trovato a battagliare da solo contro le due Mercedes che una volta di più hanno giocato da squadra e fatto tutto in maniera perfetta. Complice o meno anche le scie che Hamilton e Bottas hanno trovato nell’ultimo giro, al contrario del ferrarista, la prima fila in Azerbaijan un po’ a sorpresa l’hanno conquistata ancora una volta loro, per la sessantesima volta nella storia delle frecce d’argento. Con Bottas che si è imposto su Hamilton di un niente, 59 millesimi. Vettel a tre decimi partirà terzo al fianco di Max Verstappen. Tutti con gomme morbide, mentre Leclerc che alla fine scatterà nono potrà usare le medie e pensare un’altra strategia. I dettagli in qualifica hanno fatto la differenza. E la faranno sicuramente anche in gara, su una pista in cui gli errori sono dietro l’angolo come le safety car e le ripartenze. Una volta di più la Ferrari dovrà ritrovare la perfezione provando a cambiare le sorti di un fine settimane che diventa più cruciale che mai.