Ha sorpreso tutti la terza pole di fila del monegasco su un tracciato, quello di Singapore, dove tutti davano per favorita la Mercedes. Ferrari rivitalizzata dalle novità aerodinamiche e ora sognare è possibile. Vettel ha mancato la prima fila per 29 millesimi, e la pole per poco più di due decimi di secondo, ma anche lui può scendere in pista con ottimismo. ll GP di Singapore in diretta oggi alle 14.10 su Sky Sport F1 (canale 207) e Sky Sport Uno (canale 201)
Sorprendente: è l’unico aggettivo che si può usare per descrivere quanto fatto da Charles Leclerc e dalla Ferrari a Singapore. Al di là di ogni pronostico. Tanto da aver sorpreso il monegasco stesso, che con quest’impresa diventa – al quindicesimo appuntamento Mondiale – il pilota con più pole all’attivo in questo 2019. Cinque, di cui tre fatte negli ultimi tre sabati. Una pole position fatta di cuore, tra muri sfiorati, sovrasterzi, scodate, sempre al limite, con quattro rischi importanti. Un risultato conquistato con rabbia da Leclerc, ma grazie anche a una monoposto rivitalizzata dalle numerose novità portate in pista qui dal gruppo coordinato da David Sanchez che hanno funzionato come da previsioni dei tecnici. Tra i due ferraristi si è piazzato per pochissimo Lewis Hamilton che ha guardato incredulo al tempo di Leclerc. Lui che qui dodici fa aveva fatto un giro guidato da Dio, come aveva detto, ha trovato nel monegasco un degno avversario. Sebastian Vettel ha mancato la prima fila per 29 millesimi, e la pole per poco più di due decimi di secondo. Partirà terzo schierato di fianco a Verstappen. Dopo aver fatto un giro fortissimo alla prima uscita nel Q3, il tedesco ha poi commesso un errore abortendo il secondo tentativo e soprattutto la possibilità di rigiocarsela con il compagno. Ma in questo momento il suo avversario nel box è fortissimo e tostissimo: pole e vittorie stanno dando a Leclerc una confidenza tale, a volte, da guidare anche sopra i problemi. Ora, prima ancora che i 61 giri tostissimi di questa gara, cruciale sarà la partenza. Il resto, con una Ferrari e con un Leclerc così, può solo trasformarsi in un’altra, grande, sorpresa.