Dopo tre vittorie di fila le Rosse vogliono confermarsi su uno dei circuiti più favorevoli alle Mercedes (5 successi su 5 con tre piloti diversi): ecco perchè la missione è possibile
Sembra proprio un'inversione di tendenza. La Ferrari che negli ultimi anni partiva forte e poi aveva un fisiologico calo in questi periodi ha cambiato pelle. Questa stagione ne è la prova più concreta. Come il grosso pacchetto di aggiornamenti portato a Singapore che ha ridato smalto alla SF90 anche su una pista da alto carico e che ha sorpreso e steso gli avversari. Dopo tre vittorie consecutive il poker non è affatto scontato. Da Singapore la Formula 1 si è trasferita a Sochi, terra di conquista esclusiva della Mercedes: 5 vittorie su 5 con tre piloti diversi, 4 pole su 5. Capire come la Rossa rivitalizzata dalle ultime novità si comporterà anche qui è la curiosità di tutti, ferraristi compresi.
I lunghi rettilinei di questa pista saranno il terreno di caccia migliore per la power unit 3, usata anche l'ultima gara, che a Spa e Monza ha fatto la differenza. Bisognerà invece verificare come la monoposto di Maranello si comporterà nella parte più guidata del tracciato, con parecchie curve a 90°, e come userà le gomme su uno degli asfalti più lisci del Mondiale. Anche il meteo sembra proprio possa metterci uno zampino questo fine settimana. Ma il morale in casa Ferrari è alto e consapevole di aver preso una strada giusta anche pensando alla monoposto che verrà, quella del 2020.
Dover gestire l'istinto cannibale ed egoista due suoi piloti per Mattia Binotto adesso sembra il minore dei problemi. Il Mondiale potrebbe essere ormai lontano: Hamilton naviga con serenità apparente 96 punti davanti a Leclerc, e 102 a Vettel. A sei gare dalla fine di questa stagione, per la Ferrari, vivere il presente al meglio senza lasciarsi sfuggire nessuna occasione è il modo migliore per costruirsi... un futuro migliore.