La Ferrari arriva in Russia dopo tre successi consecutivi e un tracciato che può riservare altre sorprese. Vettel ha ritrovato il sorriso, Leclerc vuole tornare ad assere protagonista. Ma occhio alla Mercedes che non ha più voglia di rimandare l'appuntameno con la vittoria
La sbornia Ferrari non è ancora passata. Paese e paddock diversi, ma la sorprendete doppietta di Singapore continua a far parlare: i volti dei ferraristi con sorrisi ma soprattutto più certezze tecniche, e anche gli avversari. Il tracciato di Sochi è ovviamente diverso, un’altalena tra lunghi rettilinei e curve a 90 gradi, con un asfalto decisamente liscio che richiederà un tempo maggiore per portare le gomme in temperatura. Sia Vettel che Leclerc sono entrambi curiosi di sedersi in macchina e capire quanto gli aggiornamenti che li hanno aiutati la scorsa settimana possano essere utili anche qui e nelle prossime gare. Il tedesco ha ritrovato un sorriso meno tirato e più spontaneo, ma nonostante ciò è il primo a rivoler portare tutti con i piedi per terra ricordando che la macchina da battere è pur sempre la Mercedes. Soprattutto qui, dove ha sempre vinto. Ma è pur vero anche che nelle ultime sette gare il team tedesco ne ha centrate solamente due. Lewis Hamilton ha definito questo periodo difficile e non lineare ma non ha perso la sicurezza nel suo team e soprattutto si sente sempre più vicino al suo sesto mondiale, anche se a parole non lo ammetterà mai, sono i gesti e le sensazioni a tradirlo. Qui la Ferrari sarà un’altra volta la favorita in partenza e sui lunghi rettilinei di questa pista, un po’ come a Monza, secondo il cinque volte campione del Mondo. Che si è schierato anche con Charles Leclerc e la sua reazione per aver visto davanti a sé sfumare la vittoria domenica a favore del compagno. Ha fatto invece un passo indietro proprio il monegasco. La Ferrari è più grande e importante, lo hanno ripetuto entrambi i ferraristi. Quanto grande, ora, sono curiosi di capirlo soprattutto gli avversari.