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Formula 1, l’andamento del Mondiale 2019: Ferrari in rimonta, i numeri

Formula 1

Dividendo il calendario dei 21 GP di Formula 1 in 3 parti, si nota la risalita della Ferrari, dopo un avvio di stagione tutto targato Mercedes. E se la classifica costruttori è ormai chiusa, Leclerc punta al secondo posto di Bottas

LA DIRETTA DEL GP DI RUSSIA

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La Formula 1 è entrata nella sua fase finale. Col GP di Singapore è iniziato il terzo spicchio del mondiale delle quattro ruote, quello in cui si tirano le somme e si assegnano i titoli. La fase finale dell’anno può essere quella dei primi bilanci, tra chi ha ottenuto risultati oltre le aspettative, e chi invece ha qualche rimpianto. Guardando agli ultimi 3 GP, tra i primi ‘delusi’ possiamo trovare i piloti Ferrari. Il dominio rosso visto a Spa, Monza e Singapore ha invertito il trend stagionale (nettamente favorevole alla Mercedes) e ha regalato ai tifosi della casa di Maranello gioie che erano rimaste ricordi. Come il tris di vittorie consecutive, che mancava da 11 anni. O come il successo di Vettel, tornato re 392 giorni dopo l'ultima volta. Il vero uomo del momento in F1 però non può che essere Charles Leclerc. Come gli hanno fatto notare nella conferenza stampa del giovedì, il monegasco è il pilota che ha raccolto più punti di tutti negli ultimi 7 GP, e ora, per sua stessa ammissione, puntare al secondo posto di Bottas nel Mondiale non è utopia (il finlandese è distante appena 31 punti).

Avvio 'monstre' delle Mercedes

Andando a vedere nel dettaglio l’andamento della stagione, è evidente come il rendimento entusiasmante dei ferraristi sbiadisca in confronto alla prima parte di stagione ai limiti della perfezione di Lewis Hamilton. Nelle prime 7 gare della stagione il britannico ha ottenuto 5 vittorie (Bahrein, Cina, Spagna, Monaco e Canada) e 2 secondi posti, coincisi con due successi del suo compagno Bottas. Un avvio ‘monstre’ che può da solo giustificare il divario incolmabile in classifica costruttori tra la ‘Rossa’ e la casa tedesca (527 punti contro 394). In questo primo tratto di Mondiale, Hamilton aveva già creato il vuoto: 162 punti, contro i 133 di Bottas e i 100 di Vettel, unico capace di resistere alle Mercedes nelle prime 7 gare, andando quattro volte sul podio, senza mai vincere.

Il fenomeno Charles

La seconda parte di stagione prosegue in parte sulla stessa falsa riga della prima. Hamilton vince altre 3 volte (Francia, Gran Bretagna e Ungheria), fa secondo a Spa e terzo in Belgio. Due ‘non-vittorie’ dovute al boom Ferrari. Anzi, al boom Leclerc: Charles centra due weekend semplicemente perfetti in Belgio e in Italia, registrando le doppiette pole position-gara e facendo tremare la non più imbattibile Mercedes. A Singapore si riscopre anche Vettel, col monegasco secondo, e giù dal podio Hamilton e Bottas. Il finlandese è protagonista di un brusco calo: tra il GP di Francia e Monza fa 3 volte secondo ma registra anche uno zero, a Hockenheim, dove Hamilton termina nono, ad oggi il suo peggior risultato in stagione. In questa seconda sequenza di GP, Leclerc ha ottenuto 110 punti (dei 200 complessivi nel Mondiale), appena 12 in meno di Hamilton. Da notare anche il rendimento di Max Verstappen, più costante del giovane ferrarista (con cui è a pari merito nella classifica iridata) tra le diverse fasi della stagione.

Tutto può succedere

A Marina Bay si è aperta la terza frazione di stagione, con le Ferrari grandi protagoniste. Il GP di Singapore ha dato indicazioni importanti. Su un circuito storicamente poco favorevole, la casa italiana ha portato i suoi due piloti a battagliare per la vittoria. Merito del lavoro del team, che ha provato un nuovo carico aerodinamico, e che si nutre della fiducia che solo le vittorie sanno regalare. Contando Sochi, mancano 6 gare al termine della stagione, 150 i punti in palio. Le 96 lunghezze di vantaggio di Hamilton su Leclerc e i 102 su Vettel riducono al minimo le speranze di rimonta della Ferrari. Le ultime gare dimostrano però che nulla può essere dato per scontato. Il finale di stagione potrebbe regalare molte sorprese ai tifosi ferraristi, già dal weekend russo.