F1, Gp Spagna: la gara vista dalla pista di Barcellona

Nonostante tutto il bicchiere è mezzo pieno. Immagini e parole che fanno a pugni tra loro perché il problema al motore che ha fermato la cavalcata solitaria di Leclerc verso la vittoria è stato inaspettato e ovviamente doloroso. Per il monegasco e per le classifiche. Ma a Barcellona anche se non è arrivato ciò che la Ferrari e Leclerc si meritavano, gli aspetti positivi pensando al mondiale sono stati numerosi e convincenti. Max Verstappen e la Red Bull hanno capitalizzato al massimo una gara non priva di difficoltà, dal drs che non si apriva per il campione del mondo alla gestione dei due piloti al muretto, e tutti ne sono usciti a testa alta e soprattutto da leader: ora Max ha 6 punti in più di Charles e al team austriaco è riuscito il sorpasso di ben 26 lunghezze.

Ma la Ferrari ha dato le risposte che dovevano arrivare dopo Miami. La F1-75 si è dimostrata di nuovo veloce, gli aggiornamenti hanno funzionato e questo di certo non era scontato. C’era fiducia, ma poi mettere in macchina delle novità e vedere che funzionano è un’altra cosa. Prima del problema alla power unit Leclerc è tornato ad avere un passo forte senza degrado gomme. Tutte cose che con grande maturità è riuscito a sottolineare anche lui dopo il ritiro. Sainz non è riuscito invece ad approfittare di nuovo della situazione per un errore in partenza e poi tradito dal vento e da una macchina compromessa nel carico. Ma questa Ferrari è valida e può far divertire, come i giovani che stanno sgomitando in pista. Agli affezionati del podio e delle belle battaglie si sta aggiungendo anche Russell con una Mercedes rinata. Motivi in più per divertirsi e sorridere.