Con il successo nel Gp Usa ad Austin Max Verstappen conquista la tredicesima vittoria stagionale, eguagliando Michael Schumacher (2004) e Sebastian Vettel (2011). Dodicesima pole nel 2022 per la Ferrari, come nel 2004
Max Verstappen ce l’ha fatta: è arrivata la 13^ vittoria stagionale, ad eguagliare Michael Schumacher (2004) e Sebastian Vettel (2011), con i soliti distinguo, ma mica tanto. Eh sì, perché sulle statistiche stagionali l’obiezione è sempre quella: beh, ovvio, ora le stagioni sono più lunghe di un tempo. Sicuramente, ed è naturale che alcuni record traggano beneficio da questo, ma non è questo il caso, almeno non completamente.
Certo, nel 2004 le gare erano solamente 18, ma Verstappen ha raggiunto il traguardo alla 19^, che è esattamente la lunghezza del mondiale 2011 in cui Vettel mise a segno la stessa impresa. E qui arriva una contro-obiezione al record stagionale accompagnato dall’asterisco: nel 2004 Schumacher non patì nessun guasto, mentre la campagna 2022 di Max ha subito due battute d’arresto nelle prime tre gare, per un inizio decisamente in salita.
La Red Bull ha collezionato la 90^ vittoria: 15 di queste sono arrivate quest’anno. Si tratta del terzo valore di tutti i tempi dopo le 19 della Mercedes del 2016 e le 16 della stessa Mercedes nel 2014 e 2015. Non è da poco nemmeno la sequenza: sono all’ottava consecutiva, ad un passo dall’eguagliare la loro striscia migliore, 9 nelle ultime 9 gare del 2013.
Ferrari da record…al sabato
Se Verstappen e la Red Bull collezionano record alla domenica, si perpetua la regola che in questo 2022 la gloria del sabato è sempre per la Ferrari. 12^ pole stagionale, ad eguagliare la stagione migliore del cavallino, il 2004. Non solo: non avevano mai messo a segno la pole ad Austin, che diventa il 51° circuito in cui piantano la bandierina della pole.