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Domenicali: "Lavori all'Autodromo di Monza al via dopo il GP. E il futuro della F1..."

GP ITALIA
©Motorsport.com

Il CEO di F1 nel GP di Monza: "Dopo l'uragano dei giorni scorsi, correre qui è quasi un miracolo. Incontrerò presidente Aci e rappresentanti del governo, mi hanno detto che i lavori all'Autodromo avranno inizio dopo questo weekend di gara". Tutto il weekend è live su Sky Sport F1, Sky Sport Summer, in 4K e in streaming su NOW

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"Partiamo da una considerazione legata agli ultimi eventi climatici, con l'uragano che ha colpito tutta l'Italia ma qui ha avuto effetti devastanti. Partendo da questo, può sembrare un'affermazione grossa, creso sia quasi un miracolo che siamo qui a fare la gara". Sono le parole di Stefano Domenicali, CEO di F1, nel giovedì di GP d'Italia a Monza. "I danni che ci sono stati sono davvero tanti - ha aggiunto - e su strutture non proprio moderne, gli effetti sono stati ancora più importanti. Tra l'altro in un periodo dove - e non devo certo difendere nessuno - i fornitori non sono aperti, riuscire a mettere una pezza a questa situazione è stato notevole e li ringrazio".

I lavori all'Autrodomo di Monza

"Qui sono stato messi in ginocchio - ha aggiunto - so che avevano in mente delle cose e hanno dovuto privatizzare interventi per poter correre. E questo va detto. Ciò premesso, in questo weekend vedrò il presidente dell'Aci (Angelo Sticchi Damiani, ndr) e ci saranno personalità del governo che hanno preso l'impegno e mi hanno confermato telefonicamente nei giorni scorsi che i lavori all'Autodromo avranno inizio appena questo GP terminerà. Prevista una prima fase d'interventi perché per l'anno prossimo, come abbiamo sempre detto, c'è bisogno di dare un segnale di rinnovamento per una struttura che ha una storicità, ma ha bisogno di rifarsi il trucco e dare sostanza alle aspettative che hanno tutte le persone e i tifosi che vengono qui". 

"Dare un servizio che deve essere adeguato al prezzo"

"Da parte nostra ci deve essere una grandissima attenzione a offrire un servizio che deve essere adeguato al prezzo che i tifosi pagano, al di là dei settori - ha spiegato Domenicali - e bisogna dare loro una risposta concreta a chi vuole divertirsi e stare bene, trovando i servizi che in giro per il mondo stanno diventando sempre più alti alla luce di una spinta per una sorta di competizione tra i promotori per vedere chi lavora meglio. Da italiano, mi aspetto ancora di più che questo senso di competizione positiva possa essere recepita a tutti i livelli, perché questa è l'aspettativa che abbiamo".

BOP e regolamento possibile da calibrare?

Domenicali, che ha affrontato anche il tema di come è cambiata la percezione della F1 per i tifosi e le generazioni dei più giovani, e quello dei parafanghi (testati a Silverstone) per limitare l'acqua che si alza al passaggio delle monoposto, ha poi risposto una domanda sul BOP - Balance of Performance e all'ipotesi di trovare il modo per calibrare un regolamento che di fatto non permette a chi insegue di potersi allenare. "Se è un'eresia? Lo è nella misura in cui non lo permettono le attuali vetture per come sono fatte. È un elemento sportivo, tecnico, che la F1 ha sempre cercato di evitare nella logica dello sviluppo che prima non era legato al budget ma a quella dello sviluppo. Nella logica della stabilizzazione del budget cap, io credo sia giusto ancora percorrere di lavorare nella logica dello sviluppo perché questa è la F1. Bisogna valutare tutto, questo tema ultimamente non è stato ridiscusso e non ho alcun problema ad affrontarlo. Però mi piacerebbe vedere una F1 capace di reagire, in un contesto di risorse limitate, con la capacità degli ingegneri di essere più veloci nelle attiività legate allo sviluppo. Questo non coprirà mai le qualità del pilota, è chiaro, ma l'inserimento del BOP deve rivedere in maniera drastica la struttura tecnica della vettura".

Futuro, motori e carburanti: la direzione presa dalla F1

"Sulla direzione che stiamo prendendo ci credo molto: abbiamo bisogno di continuare a posizionare la F1 in maniera rilevante sulle sfide tecnologiche. Oggi, tra le altre cose, abbiamo una dimensione fondamentale che credo di vedrà protagonisti nell'accelerare nell'ambito del percorso delle benzine sostenibili in una logica di uso molto più diffuso in tutti in settori della mobilità. E io ci credo molto, ma non per attaccare il sistema dell'elettrificazione, ma per completare un portafoglio di offerta che i costruttori devono dare a chi guida. E il discorso non vale solo per le auto, ma anche per i bus, i camion, gli aerei, le navi, eccetera. Questa mobilità non potrà affrontare una transizione 'full electirc' fino a quando l'energia la produrremo con gli idrocarburi. Se riusciremo a produrre delle benzine sostenibili, tante, a costi bassi, sono convinto che la F1 avrà rilevanza in questo processo. Avrà un ruolo importante in questa fase e su un tema dove in molti si espongono spesso in modo incauto".