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Hamilton, quell'appuntamento col destino a Silverstone

Formula 1

Andrea Sillitti

Appuntamento col destino e ingredienti giusti: Hamilton ha interrotto il digiuno di quasi 1000 giorni senza vittorie. Velocità, adattamento eccezionale sul bagnato, visione di gara e gestione gomme: la gara a Silverstone è un concentrato delle sue doti. E l'anno prossimo Ferrari può contare su Lewis al suo massimo 

HIGHLIGHTS DELLA VITTORIA DI LEWIS A SILVERSTONE - LE LACRIME - L'ABBRACCIO

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Lewis Hamilton era in missione già prima del weekend per interrompere un digiuno di quasi 1000 giorni senza vittorie. C’erano un appuntamento con il destino e tutti gli ingredienti giusti: l’aria di casa, una Mercedes di nuovo competitiva, il meteo incerto che lui tanto ama. In qualifica è stato battuto da Russell ma non si è demoralizzato e poco dopo insieme a George e ai fan inglesi ha festeggiato la vittoria ai rigori dell'Inghilterra. Poi in gara è stato lui a far impazzire i tifosi con il sorpasso al suo compagno: il boato con cui è stato accolto ha tolto ogni dubbio su chi sia il britannico più amato.

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La vittoria di domenica è un concentrato delle sue straordinarie doti: velocità, adattamento eccezionale sul bagnato, visione di gara e gestione delle gomme. Il nono sigillo a Silverstone era uno scenario impensabile solo tre mesi fa quando lui naufragava con i problemi della Mercedes e la Ferrari vinceva con chi dovrà lasciargli il posto e qualcuno già storceva il naso per la scelta della Rossa. Ora le parti si sono invertite e il dubbio di aver fatto la scelta giusta magari starà venendo a Lewis, anche se a domanda diretta ha negato di avere qualsiasi rimpianto. Ma in fondo il rapido recupero della Mercedes in confusione a inizio stagione dà una speranza a chi invece in confusione è finito adesso. Con una certezza: l'anno prossimo la Ferrari potrà contare su Re Lewis al suo massimo.

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