Perché Hamilton in Ferrari è una buona notizia anche per Leclerc

In queste settimane di attesa l’attenzione è – inevitabilmente – tutta su Lewis Hamilton. La curiosità per vedere il sette volte campione del mondo alla guida della Ferrari è tantissima ma guai a dimenticarsi di chi è al suo fianco. Sì, sto parlando di Charles Leclerc, pronto a iniziare la sua settima stagione in Rosso, determinato a ritagliarsi il suo spazio e che proprio dall’arrivo dell’inglese potrà trarre importanti vantaggi. Partiamo dal presupposto che, secondo me, la coppia Hamilton-Leclerc è la più forte che ci sia in questa Formula 1 da un punto di vista dell'esperienza, della velocità e della gestione mentale. Sicuramente il pilota inglese è un compagno di squadra ‘ingombrante’ per i titoli con cui arriva e per la personalità e l’esperienza che ha. Ma per Leclerc è e sarà senza dubbio stimolante avere accanto un pluricampione del mondo con cui si potrà misurare. La presenza di Hamilton potrebbe essere un grande boost per la presa di coscienza di Leclerc, che finalmente potrà misurarsi con chi è un punto di riferimento nel motorsport. In questa stagione Charles avrà l'opportunità di imparare da un grande campione. Mi spiego meglio. Chiaramente non deve imparare come guidare, ma potrà imparare a crescere e a colmare quello che in questi anni gli è mancato per diventare un campione a tutto tondo. Non solo. Credo che Lewis Hamilton porti un punto di riferimento importante come confronto a partire dai metodi di lavoro che l’inglese andrà ad integrare all’interno della squadra. Charles è ormai in Ferrari da sei anni e dopo tanto tempo è più difficile riuscire a cogliere quelli che sono i dettagli o le differenze che dovresti colmare rispetto agli altri. L'arrivo di Lewis farà emergere in maniera più evidente queste difformità, che potranno aiutare Charles a crescere. Inoltre, la presenza di Hamilton può aiutare Leclerc a sentire meno pressione. Abbiamo visto da queste prime uscite come tutti gli occhi siano puntati sul pilota inglese e anche Charles si sarà accorto di non essere più al centro dell’attenzione. Nelle prime gare tutti vorranno osservare Hamilton e le aspettative saranno tutte sull’ex Mercedes. Questo potrebbe aiutare Leclerc a essere più sciolto e libero nel riuscire a trovare lui stesso la prestazione. Se poi già alla prima gara riuscisse a trovarsi davanti a Hamilton, otterrebbe fiducia e maggior consapevolezza, che potranno aiutarlo a dare qualcosa in più nel corso della stagione. Viceversa, se dovesse rincorrere il ‘Baronetto’, dovrà essere bravo a non abbattersi. Per quanto sia sempre complicato da digerire, perché tutti i piloti vogliono sempre vincere e primeggiare, finire dietro a Hamilton non sarebbe un disastro. In questa stagione Charles deve fare tesoro di tutto quello che accade, in positivo o negativo, per poter crescere. Perché anche da un passo falso si può sempre imparare e migliorarsi. Sono certo che questo già lo sappia, perché è un ragazzo intelligente e ha già dimostrato di avere la personalità per gestire i momenti delicati nei rapporti con il compagno o la squadra. Nella mia esperienza da pilota, ho sempre avuto ‘convivenze’ positive o, quantomeno, costruttive. La Formula 1 è uno sport a due facce, perché è sì di squadra, ma poi in pista ti ritrovi a sfidare innanzitutto il tuo compagno. Condividi il box e gli stessi problemi ma poi il lavoro condiviso finisce appena iniziano le qualifiche ed il tuo compagno diventa il tuo primo avversario. E’ qualcosa a cui noi piloti siamo abituati fin da quando iniziamo a correre con i kart, ma è comunque un aspetto singolare di questo sport. La stessa persona con cui si condividono i problemi diventa in un attimo un rivale. Nel giro di pochi istanti si passa dalla collaborazione alla competizione. E in Ferrari questo effetto è accentuato. Se ci pensate, a fine gara guardiamo quasi sempre prima il piazzamento delle due Ferrari e poi il resto. Questo da pilota viene percepito. Nella mia esperienza in Ferrari, io l’ho capito un po’ troppo tardi. Sono arrivato a Marenello nel ’92 dalla Leyton House, dove ci si dava sempre una mano a vicenda, perché era un team che doveva crescere. In Ferrari, invece, i rapporti erano e sono più delicati perché l’obiettivo non è partecipare ma vincere. Ma proprio questo rende la sfida così grande e così avvincente. Non ho dubbi nel sostenere che tra Leclerc e Hamilton ci sarà competizione vera. Charles potrà imparare tanto da Lewis, ma poi entrerà in gioco la sua anima competitiva. Tutti e due vorranno primeggiare sull’altro ma sempre con grande rispetto. Sono due piloti competitivi ma leali. Mi aspetto un duello vero e magari in alcuni frangenti anche duro, ma sempre onesto. Nessuno dei due giocherà mai sporco e questo renderà ancora più entusiasmante la loro sfida interna, a tutto favore della competitività della Ferrari verso le altre squadre.

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Perché Hamilton in Ferrari è una buona notizia anche per Leclerc

Ivan Capelli