Una giornata con Leonardo Fornaroli: dai kart al simulatore, passando per i suoi sogni

Essere il primo italiano a vincere il campionato di Formula 3 è sicuramente prestigioso, farlo senza aver vinto nemmeno una gara è curioso. Leonardo Fornaroli ha 20 anni ed è genuino, si emoziona nel raccontare i suoi successi e nel rivedere trofei e coppe guadagnati nella rampa di lancio della sua carriera. Grazie al weekend inglese, poi, dovrà creare un nuovo posto nella sua bacheca, dopo il successo nella Sprint Race del Gran Premio di Silverstone, primo acuto in carriera nella categoria Formula 2. Non ha creato un personaggio, uno stile da adottare davanti alle telecamere ma rimane sempre sé stesso, anche con una naturale timidezza nell’affrontare tutti gli step e la fama che si sta guadagnando con naturalezza. Perciò è vero, sincero. Per la prima volta è andato 'fuori' di casa. Dopo anni in Trident ha scelto l’Invicta Racing in Inghilterra per la prima, vera stagione in Formula 2, nonostante avesse altre offerte per questo 2025. Un feeling scattato subito con la scuderia britannica, con cui al momento occupa il secondo posto in graduatoria, frutto dei podi raccolti in Australia, Qatar, Principato di Monaco e Austria, prima del trionfo di Silverstone, nella sua 'nuova' casa. Cambio di Paese, lingua e metodo di lavoro per cercare di uscire dalla zona di comfort dopo anni di 'comodità' alla Trident, sede operativa a Ossona in provincia di Milano a poco più di un’ora da casa sua a Piacenza. Piacenza, dove tutto è partito. Non è la solita storia del bambino di tre o quattro anni già con il volante in mano. Ma di un ragazzo che ha trovato la sua strada dopo aver provato altri sport come il tennis o il basket. Solo a 11 anni è salito su un kart per la prima volta e l’ha fatto sulla pista di Castelletto di Branduzzo, dove ci ha accolto per farci vivere una sua giornata tipo e raccontarci da dove tutto è cominciato. Spoiler: l’abbiamo sfidato sui kart, sulla sua pista di casa. Altro spoiler: non è stata una gara molto combattuta. Nessun manager o agente ad accompagnarlo, ma la sorella, parte della famiglia che lo ha cresciuto e coccolato in casa. Porte aperte anche della sua camera, dove ci sono coppe e ruote, ma anche poster e fotografie come un normalissimo ragazzo di 20 anni. E come i ragazzi di quell’età è uno studente universitario con il programma Dual Career dell’Università Cattolica di Piacenza, dove frequenta il corso di Managment per la Sostenibilità. Ovviamente in casa anche un simulatore per allenarsi ma soprattutto divertirsi con gli amici, perché il pensiero va sempre e comunque alle corse. Fornaroli sta anche pensando dove 'conservare' la macchina con cui ha vinto il titolo a Monza lo scorso settembre e per ora la 'espone' nell’azienda di famiglia. A riguardarla si emoziona ancora. Perché anche quella è vera. Non c’è stato alcun ritocco o sistemazione, porta ancora i segni della battaglia sul muso, nel tentativo poi riuscito di prendersi sorpasso e titolo all’ultima curva, dell’ultimo giro dell’ultima gara della stagione. Pura essenza del motorsport, quasi da film: “Cinque o sei anni fa non mi sarei mai immaginato un traguardo del genere”. Leonardo ci ha aperto dunque le porte di tutto ciò che è casa per lui, per conoscerlo meglio anche senza casco, visto che, con la visiera abbassata, sta già dimostrando chi è. Il sogno della Formula 1: “Impossibile non viaggiare con la mente a una chiamata per dei test”, ma anche la consapevolezza delle tappe: “Dobbiamo andar forte in Formula 2, avere buoni risultati e costanza”. Costanza, la parola che ha incarnato per vincere lo scorso anno. Sa come si fa. Lo sta dimostrando anche al piano superiore, unico pilota del lotto ad aver centrato due pole position fin qui in stagione ma senza vittorie, un peso che finalmente non deve più portare nell'abitacolo: "Finalmente", il suo commento dopo la bandiera a scacchi. Semplice, diretto, vincente. Ricalcando le orme di chi, subito prima di lui, è arrivato nella massima categoria come Gabriel Bortoleto. Il brasiliano due anni fa vinse il titolo F3 in Trident per poi ripetersi l’anno scorso in Invicta Racing, mentre oggi sta iniziando a mettersi in mostra in Formula1. Ciò che proverà a fare Fornaroli, per regalarsi una seconda parte di stagione da Leo-ne.

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