Leclerc: "Farò di tutto per vincere un Mondiale con la Ferrari"

È diventata virale una tua foto con la tua Ferrari in cui ti fermi al McDrive con la tua fidanzata a prendere un hamburger, è tutto vero? “È tutto vero, certo”. E hai mangiato l’hamburger in macchina? “Sì. Anche perché era difficile uscire dalla macchina, c’erano molti tifosi. Ci siamo fermati 150/250 km dopo Imola, la mia ragazza voleva mangiare al McDonald… do la colpa a lei . Alla fine ho mangiato anche io, ma solo nuggets”. Adesso siamo a casa tua, deve essere stupendo dormire durante un Gran Premio a casa propria, come ti senti? Cosa cambia per te? “Questo è l’unico weekend di gara in cui non faccio colazione in pista. Di solito mi piace arrivare la mattina presto in pista e fare colazione lì, ma invece qua la faccio a casa. La sera anche mangio a casa. Questo è molto diverso. Cambiano parecchie cose. Quando sei nel tuo letto, a casa tua, è diverso. Non sei in modalità ‘penso al giro di domani’, quindi ti devi forzare un po’ di più, non viene naturalmente. Quando vado a letto mi metto in tv i giri di qualifica degli anni precedenti e li guardo trenta volte, la mia ragazza non ce la fa più però così entro nel ‘race mood’”. Ma questo è un vantaggio o uno svantaggio? “Penso nessuno dei due. Potrebbe diventare uno svantaggio se non riuscissi a entrare in modalità gara. È una cosa difficile, ma non ho mai avuto troppe difficoltà. Il vantaggio non è conoscere queste strade da quando sono bambino, forse il vantaggio è la spinta dei tifosi e dei monegaschi… qualcosa di bello”. Quante volte hai rivisto invece la gara del 2024? La tua prima vittoria qui… a casa tua: “La gara intera non l’ho mai rivista… è un po’ lunga. L’ultimo giro però l’ho riguardato tante volte, soprattutto l’anno scorso. Sentire i commenti in tv di Carlo mi ha dato tante emozioni che avevo già vissuto in pista”. Questa è una pista dove ci sono molte curve lente e quest’anno la Ferrari fa molto fatica nelle curve lente mentre l’anno scorso era un punto di forza: come mai questo cambio netto? “Non è così complicato da spiegare ma non posso dare la spiegazione qui. Sicuramente quest’anno è una debolezza però c’è una speranza. Qui non c’è nessuna curva veloce, spesso nelle altre piste serve un compromesso tra curve veloci e lente, qui la macchina sarà settata solamente per le curve lente e forse scopriremo qualcosa di nuovo sulla macchina. C’è un po’ di speranza, anche se da inizio anno non abbiamo mai avuto un segnale positivo nelle curve lente”. Quest’anno con l’obbligo delle due soste può cambiare tanto e la strategia sarà fondamentale: cosa ti aspetti? “Secondo me sarà un bel ‘casino’ domenica. Con queste due soste si possono fare cose molto estreme, soprattutto in una pista come Monaco. Nel momento in cui un team ha due macchine vicine può giocare tanto con l’uno e l’altro, quindi sarà molto molto difficile. Potremo vedere strategie molto molto estreme e potrebbero cambiare tante cose”. Si può vincere? Tu e la Ferrari potete vincere? “Ad ora non ho la risposta. Vedremo domani. Se la macchina va come a Miami nelle curve lente, direi di no. Se va nelle curve lente come abbiamo visto da inizio anno, direi di no. Però Monaco è una pista unica e diversa, forse si può fare una magia sabato e arrivare alla pole. È quello che spero veramente”. Sei in Ferrari da tanti anni: quanto sei diverso dal Leclerc dei primi anni? Ogni tanto ti guardi indietro? “Non tanto, ma sicuramente sono cambiato tantissimo. Ricordo i primi anni in Ferrari, pensavo di sapere cosa fosse la gestione gomma… adesso posso dire che non ne sapevo molto. Sono cresciuto tantissimo, ho anche cambiato l’approccio in certe fasi. Quando arrivi in F1, vuoi dimostrare in ogni sessione, anche in Q1 o in Q2, come abbiamo visto a Baku nel 2019. Non vuol dire che non risuccederà mai, perché gli errori capitano, però alcune volte la voglia troppo forte mi portava a fare errori inutili. In questo sono cresciuto tanto. Sono contento della crescita. Però purtroppo per adesso non siamo in una situazione facile. Dobbiamo tornare a lottare per le prime posizioni”. E come persona? Sei sempre sicuro di te? “Sì. Più che sicuro di me, io faccio quello che mi piace e questo non cambierà mai. Se un giorno dovesse cambiare, smetterò di correre in Formula 1. Ma non penso succederà mai. Mi piace quello che faccio e come persona non sono mai cambiato. La mia motivazione rimane quella del primo giorno in cui sono arrivato in Formula 1. Ho voglia di fare bene e correre in F1 è la cosa che mi rende più felice al mondo. Questo non cambierà”. Ai tempi dei go-kart tu e Max ve la giocavate sempre, in Formula 1 tu però non hai mai avuto la macchina per vincere. Tu ti senti al suo livello? Un pilota in grado di fare la differenza? “Odio parlare bene di me. Però sicuramente ho fiducia in me stesso e spero di dimostrare in pista di avere le doti per fare bene in macchina. Questo è il mio unico obiettivo. Quello che ha fatto Max è grandissimo, complimenti a lui. Io vado per la mia strada. La Ferrari è sempre stata la squadra che amo e voglio riportarla in alto. Spero lo faremo presto”. Un titolo con la Ferrari ne vale quattro in un’altra scuderia? “Io sto sempre puntando a vincerne più di quattro . Vediamo, già uno sarebbe bellissimo. Ma siamo ancora lontani da questo, dobbiamo rimanere con i piedi per terra ma questo non manca. Ci proviamo già da tanti anni ma non ci siamo riusciti. Io farò di tutto, credo nel progetto ed è per questo che sono qui”. Hamilton ha espresso un po’ di dubbi per le novità del 2026, tu cosa ne pensi? “Concordo con lui, anche io non sono poco convinto. Su questo ho pochi dubbi. Ho dubbi su quanto saremo competitivi, come tutti credo. Non abbiamo idea di dove saremo rispetto agli altri, ma non è un problema. Però le macchine dell’anno prossimo non saranno piacevoli da guidare, non ci sono dubbi. Sono macchine pesanti e anche i motori sono fatti in una maniera… sono un po’ strani per adesso. Ma le cose evolvono anche abbastanza velocemente quindi bisogna aspettare di andare in pista ma per adesso non mi piacciono”. Il mondiale si può riaprire? “Per adesso ci sono solamente due team: la Red Bull, soprattutto con Max, e le due McLaren, che sono le macchine da battere. Noi in questo momento non facciamo parte della corsa ma non vuol dire che bisogna abbattersi. Abbiamo questa gara che è molto speciale e poi c’è la Spagna, dove ci sarà una modifica dell’ala davanti per tutto il paddock. Non credo che sarà uno stravolgimento intero della griglia però spero ci possa aiutare ad avvicinarci, insieme ad altre novità che avremo. Almeno essere lì in qualifica. Abbiamo un buon passo in gara ma al momento stiamo perdendo troppo in qualifica. Quando partiamo dall’ottavo, nono, decimo posto… non ce la fai”. Hai già pensato a un nuovo tuffo? “Questa volta chiedo a Fred di fare due backflip se vinciamo . Sulla carta, realisticamente, sarà molto difficile, molto più dell’anno scorso. Se veramente riusciamo a fare questa magia, deve fare due backflip”. Speriamo di vederti in acqua allora: “Anche io”.

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