Brad Pitt pilota, il film che allargherà la platea della F1

L’attesissimo ‘F1 - The Movie’ arriva finalmente al cinema. Negli ultimi due anni lo abbiamo visto nascere e poi crescere nei paddock e sulle piste di mezzo mondo. Abbiamo incrociato gli attori, visto come si girano scene, anche piccole, ma con ore e ore di ripresa, sentivamo boati dagli spalti mentre non c’era azione in pista perché c’era ‘azione’ del ciak… Sono stati fantastici perché non hanno mai in alcun modo interferito con la quotidianità del mondo Formula 1. Eppure erano pachidermici come produzione, però così come gli elefanti si nascondono, chi ha fatto un safari lo sa, non è così automatico vederli, così loro sono riusciti a girare un film e che film, senza che quasi ce ne accorgessimo. Certo quando poi ti capita di uscire dal paddock di Austin a sera e fai risuonare il badge insieme a Brad Pitt, un po’ capisci che c’è qualcosa che proprio normale non è. Adesso abbiamo un doppio punto di vista e di critica, ossia vedere e analizzare il risultato, ricordando ciò che abbiamo vissuto durante le riprese e quello che quindi ci aspettavamo in fase di finalizzazione. Senza spoilerare nulla della trama che giudicheremo in un secondo momento, la cosa che più mi ha davvero strabiliato è il risultato dell’azione. Il realismo è ai massimi livelli, pur consapevole che il tutto è stato girato a contorno dei Gran Premi. Posizionati là in fondo alla griglia, presenti nelle passerelle che portano i piloti alla fase dell’inno nazionale, pit stop praticati a pit lane chiusa, così come i giri di pista solitari dei due piloti professionisti con monoposto di Formula 2 e Formula 3. Poi guardi il film, i duelli con i piloti veri e dici, “ma come hanno fatto a far si sembri davvero abbiano corso insieme?”. Il realismo è davvero pazzesco, anche con la telecronaca originale di chi commenta la Formula 1, Marc Gené ed io, non per pavoneggiarci, ma credo che in ogni singola nazione avere la voce di riferimento per chi vedrà il film sarà ancor più coinvolgente, così si potrà odiare il telecronista anche al cinema, della serie, “ma anche qui?!”, si scherza, spero... Doppiare le fasi più avvincenti della corsa è stato estremamente interessante, sia per la scoperta del mondo del doppiaggio, che è fantastico e pieno di voci mitiche, sia perché così ho avuto modo di vivere tutta la trama del film in base a quel che succedeva in pista. Un purista della Formula 1 avrà da storcere il naso perché la trama in sé è molto hollywoodiana e molto american style, ma togliendosi la patina di professionista del settore, perché stai andando al cinema, non a un Gran Premio, la trama romanzata, difficile da applicare alla realtà anche se molti meccanismi sono corretti, ci sta e sono sicuro che piacerà a tutti e appassionerà ancor di più gente nuova a un mondo che grazie a Liberty, passando anche per la serie su Netflix, per la produzione sempre all’avanguardia e per lo show del week end, è diventato punto di riferimento per tanti. La F1 è il posto dove “you must to be”, ci devi essere. Saranno altri spettatori occasionali? Solo curiosi? Non appassionati veri? Ok, può essere, ma allargare la base è solo che un bene e il film F1 è proprio il caso di dire è “THE MOVIE”…

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