La Cenerentola Sauber si sta prendendo la scena: come Binotto sta facendo crescere il team

Ha iniziato il mondiale da Cenerentola e in pochi pensavano potesse muoversi dal fondo della classifica in questo 2025. Un anno di transizione per la Sauber che dal prossimo diventerà Audi, con tutta l’attenzione sul 2026 e il nuovo regolamento studiato proprio per far entrare grandi marchi su cui ha puntato tutto proprio la casa tedesca. Il programma peraltro sembrava in alto mare, con il ribaltone di un anno fa – fuori il Cer Andreas Seidl, sostituito anche se con ruolo diverso da Mattia Binotto – e il gran rifiuto di Carlos Sainz che all’offerta dell’ambiziosa Audi aveva preferito quella della Williams, evidentemente poco convinto dalle potenzialità del progetto. Insomma, la stagione della Sauber è partita sotto un’aura negativa e a poco è servito il settimo posto del rientrante Nico Hulkenberg nella prova inaugurale in Australia: un risultato aiutato da una gara caotica, condizionata dal meteo e dalla safety car nel finale. I successivi GP hanno confermato le impressioni iniziali: Hulkenberg e Bortoleto sul fondo, quasi sempre eliminati in Q1. Fino al GP di Spagna quando la Sauber ha portato degli aggiornamenti che hanno funzionato e Hulkenberg ha centrato uno strepitoso 5° posto, tra l’altro con sorpasso nel finale a Hamilton che avrà fatto particolarmente piacere a Mattia Binotto. Perché sarà anche un anno di transizione ma il team è comunque concentrato sul 2025, tant’è che dopo altri due GP, in Austria, è arrivato un altro pacchetto di aggiornamenti: fa un po’ specie ma nelle prime 11 gare la squadra svizzero/tedesca sembra aver portato più novità della Ferrari… Al Red Bull Ring ne ha beneficiato soprattutto Gabriel Bortoleto, approdato per la prima volta in Q3: 8° in qualifica, ha poi confermato il risultato in gara, che avrebbe potuto essere ancora migliore se Lawson e Alonso non avessero osato con la strategia della sosta singola. Nel finale il brasiliano ha provato a superare lo spagnolo, che tra l’altro è anche il suo manager, ma Fernando è stato abilissimo a sfruttare a suo vantaggio il doppiaggio di Norris e Gabriel giustamente non si è preso troppo rischi: l’importante era andare a punti per la prima volta in carriera e portare a casa la ‘doppietta’ con Hulkenberg, strepitoso in gara nel risalire dall’ultima alla nona posizione. Due Sauber a punti, chi l’avrebbe detto fino a poche settimane fa? E non è finita qui: la squadra ha lasciato all’Alpine l’ultimo posto nel mondiale costruttori e nell’equilibratissima lotta dietro ai quattro top team nulla è precluso, nemmeno il 5° posto occupato da una Williams un po’ in crisi e che dista solo 29 punti. La ritrovata competitività della Sauber è anche una bella notizia per chi vuole scoprire tutte le potenzialità di Bortoleto: il rookie brasiliano è arrivato in F1 dopo aver vinto F2 e F3 al primo tentativo come solo Leclerc, Russell e Piastri hanno saputo fare in passato ma la scarsa competitività della macchina nelle prime gare non gli ha permesso di mettere in mostra tutto il suo talento. Adesso può farlo e nelle proseguio del campionato scopriremo se è ‘di quella pasta lì’. Nel frattempo il lavoro di Mattia Binotto procede attraverso il reclutamento di personale, una campagna acquisti imponente per portare un piccolo team come Sauber a diventare un grande team sotto il nome di Audi. Perché a fine stagione il marchio Sauber sparirà e se ne andrà un pezzo della storia recente della F1, oltre 400 gare dagli anni ’90 a volte da sola, a volte in partnership con altri marchi . Ma ci sono ancora 13 gare per divertirsi e perché no, vista la competitività della macchina, completare la favola di Cenerentola con un saluto in grande stile.

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