Rafael Camara: "Vivere il sogno in Ferrari mi rende un uomo migliore"

Siamo in Italia, che è anche un po' a casa tua: vivi qui... “Sì, questo anno mi sono trasferito a Milano perché è vicino a Trident, così per me è più facile lavorare ” Ecco, a inizio stagione ci siamo incontrati proprio in Trident e ci hai detto che vincere è sempre una bella sensazione. Sei mesi dopo hai vinto il campionato di Formula 3 con un weekend anticipo: ti saresti immaginato di riuscirci anche così presto? “ Sì, quando si raggiunge una categoria, qualunque sia il campionato, si cerca sempre di vincere. L’obiettivo è sempre quello. È stato un buon inizio, siamo riusciti a finire il weekend in cima, a Melbourne. E questo ci ha dato un bel po' di fiducia per continuare a spingere: finire con un turno di anticipo è qualcosa di fantastico. La squadra lo ha davvero meritato perché ha fatto un ottimo lavoro, specialmente con la nuova macchina. Sono molto felice e ora cercherò di finire in alto anche a Monza” Hai fatto 5 pole position quest'anno: il record della categoria in una singola stagione era 3. Il record di vittorie invece è 4 e già l'hai conquistato, qui a Monza potresti arrivare a 5. Dai peso ai numeri, alle statistiche, ai record? “No, non mi concentro sui numeri o sui record. Penso alle cose che sono sotto il mio controllo, su cosa possa fare in modo migliore, a preparare il weekend. In ogni caso mi concentro sugli aspetti di base, lavorando settimana dopo settimana. Abbiamo fatto molto bene quest'anno con la squadra, siamo stati molto preparati ad affrontare ogni gara: siamo andati sempre forte. Di nuovo, qui a Monza cercheremo di fare lo stesso: pensare solo di fare il nostro meglio e vedere dove arriveremo” Hai fatto vedere come lavorate: Giacomo Ricci e i tuoi ingegneri ci hanno detto che a loro piace mettervi in situazioni anche più difficili di quelle che poi trovate in pista. È questo metodo di lavoro che ti ha fatto crescere così tanto anche quest'anno? “Sì, ci siamo sempre preparati ad affrontare ogni condizione. Sicuramente la squadra ci ha aiutato molto, perché è l'unica prova che di fatto riusciamo a fare prima del weekend. Non ci è permesso di guidare con la ‘vera’ macchina durante la settimana e siamo molto limitati con i giri. Normalmente il picco del grip è il primo, quindi devi assicurarti di essere già vicino al limite. E questo ti aiuta anche a essere preparato per la qualificazione, perché se sei già vicino al limite puoi vedere meglio il setup e sei più pronto ad affrontare la pista. Allo stesso tempo proviamo a replicare ogni scenario e sicuramente è qualcosa che ci ha aiutato a essere forti di gara in gara” Ci dicevi prima che quest'anno hai vissuto vicino a Milano. Sei un ragazzo di 20 anni che vive lontano dalla sua famiglia da gli affetti più cari: gli amici, la fidanzata… Per inseguire questo sogno quanto può essere difficile una vita così e quanto è profondo il tuo legame con il Brasile? “Non è facile essere vicino alla famiglia. Grazie ai telefoni riesci a restare in contatto, ma ogni volta che ho l'opportunità di tornare a casa e divertirmi con loro sono felice. Significa molto per me, perché sono molto legato a loro. Il tempo che passiamo insieme è molto speciale, ma ho sfruttato al meglio la mia esperienza qui in Europa per renderli orgogliosi. Questo è il mio sogno e quando lo devi inseguire purtroppo devi rinunciare a qualcosa. L’obiettivo è anche rendere fiera la mia famiglia e quest'anno è stato molto particolare perché mi si vede in TV: tutti mi stanno guardando di più e questo mi porta a concentrarmi ancora di più sul mio lavoro. Sono arrivato qui alla fine del 2021: prima di fare le selezioni, c'era la scuola. E poi è arrivato tutto questo” Ma te l’aspettavi questa chiamata? “Non del tutto. Non ho mai pensato che sarei entrato nell'Academy of Ferrari. Quando cominci non non sai mai davvero dove finirai: è stato un momento molto speciale, sono stato molto felice per questa opportunità e fino a ora sto cercando di fare del mio meglio, lavorando duro e cercando di migliorare come guidatore e come persona” Ti alleni anche a Maranello, hai avuto modo di conoscere Leclerc e Hamilton… Cosa dicono a voi ragazzi giovani? “Sì, ci alleniamo lì, abbiamo anche la scuola di mental coaching. Con Charles e Lewis non ci vediamo molto: loro sono abbastanza occupati. L'ultima volta che ho visto Leclerc è stato a Budapest. Ho avuto un'opportunità di parlare con lui nel 2022. È difficile parlare con loro, io cerco di osservare il lavoro che stanno facendo, per imparare quanto possibile” Tornando alla pista, quale pensi sia la tua migliore qualità come pilota? “Direi che sono molto calmo. Quando c'è qualcosa di importante da valutare, hai bisogno di fare un buon lavoro e riesco quasi sempre a farlo” Quando eri bambino, come ti sei avvicinato al mondo delle corse? Sappiamo che è anche merito di tuo fratello… “È stata una coincidenza iniziare, soprattutto a causa di mio padre: il figlio di un suo amico stava guidando e mi ha dato l'opportunità di provare. A mio fratello non piaceva, mio padre mi ha fatto provare e da lì è diventata una cosa sempre più seria. Adesso sono qui, faccio quello che amo e cerco di migliorare sempre” Invece fuori dalla pista, chi è il tuo idolo sportivo e in Formula 1? Ovviamente oltre Senna! “Senna è un’ispirazione per tutte le cose che ha fatto, non solo nel mondo dei motori. Quando ero più giovane e guardavo la Formula 1, mi piaceva molto Hamilton. Sia chiaro, non lo dico perché è in Ferrari” In griglia F1 c’è anche Bortoleto, che come te ha vinto la Formula 3. Siete amici: sogni magari di riproporre una rivalità brasiliana come magari era quella tra Senna e Piquet? Magari meno accesa... “È molto bello condividere questo percorso con lui: è vicino ma è in realtà ancora molto lontano. Devo fare ancora molto lavoro: mi concentrerò su questo per assicurarmi di essere pronto l'anno prossimo. Sarebbe qualcosa di molto speciale per entrambi, ci conosciamo da tanto tempo. Lavorerà molto per essere in questa posizione l’anno prossimo” Grazie, Rafa. “ Grazie a voi per tutto l’affetto: proverò a fare del mio meglio qui a Monza per farvi felice!”

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Niccolò Severini