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Valentino Rossi miracolo ad Aragon: terzo nelle qualifiche della MotoGP

MotoGp

Ivano Pasqualino

Valentino scende da Marte, indossa la tuta ed entra in pista ad Aragon, dimostrando di essere un pilota di un altro pianeta. Si qualifica per il Q2 arrivando decimo nelle Libere 3 e poi conquista anche la terza casella in qualifica. Tutto questo a 23 giorni dalla frattura a tibia e perone: "Il recupero? Non riuscivo a stare fermo a casa, devo dire grazie a mia madre"

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I marziani esistono. E vanno anche in moto. Uno di loro si chiama Valentino Rossi. Il suo recupero, a 23 giorni dalla frattura di tibia e perone della gamba destra, è sensazionale. Stupefacente. Se non fosse per l’ormai inseparabile tartaruga (ispirata a Nuvolari), Valentino potrebbe scegliere come suo simbolo l’araba fenice: nessuno risorge dalle ceneri come lui, sempre più forte di prima. Le qualifiche di Rossi ad Aragon entrano di diritto nei libri di epica della MotoGP. Il fenomeno della Yamaha, con la gamba destra fratturata, è entrato in Q2 piazzando il decimo tempo nelle Libere 3. Sembrava già un’impresa, invece Valentino doveva ancora dare il meglio di sé. Rossi chiude le qualifiche al terzo posto, a +0.180 dal compagno di team Vinales. Rossi partirà dalla prima fila nonostante l’infortunio. No, non è uno scherzo. Un risultato che rischia troppo facilmente di cadere nella retorica. Ma come si fa a parlare di questa favola senza dire che Valentino è un super eroe? Correre ad Aragon era molto complicato, arrivare in Q2 era difficilissimo, partire dalla prima fila quasi impossibile. Tutto questo con un chiodo nella gamba destra. Un'impresa che Vale.

Rossi: "Dall'intero team grande supporto"

Il weekend di Rossi ad Aragon potrebbe già finire qui, talmente è grande la portata del suo risultato. Ma lo stesso Valentino sa che il meglio deve ancora venire, nonostante molti scettici (che preferiscono odiare, invece di sognare) sostengano che sia impossibile per lui correre una gara intera ad alti livelli in queste condizioni: "La prima fila? Sinceramente non sapevo cosa aspettarmi da queste qualifiche, devo ringraziare tutto il mio staff che lavora ogni giorno con me – spiega Rossi al termine delle qualifiche – ringrazio il dottor Pascarella che ha fatto un’operazione eccellente, ringrazio il mio fisioterapista Carlo Casabianca perché ci siamo allenati insieme già dal giorno dopo l'infortunio. Ringrazio anche mia mamma che mi ha fatto la doccia! Come ho fatto a recuperare? Non avevo voglia di stare fermo, volevo camminare, anche quello mi ha dato una grande motivazione".

Rossi: "Progressi continui"

Dopo aver sorpreso tutti nelle Libere e nelle qualifiche, adesso Rossi è davvero pronto per la gara: "La gamba è migliorata da subito, ma non sapevo cosa aspettarmi sull'asciutto, giorno dopo giorno il dolore diminuisce, abbiamo fatto un buon lavoro al box, abbiamo scelto una buona strategia per la qualifica. La gara è troppo lunga? Sulla moto mi trovo a mio agio, quando corro riesco a muovermi abbastanza bene, ho una posizione del piede un po' innaturale, ma riesco a sporgermi, sarà molto importante scegliere la gomma dietro, bisogna vedere come evolve la pista e come cambia la temperatura per la gara. La gara sarà sicuramente più impegnativa, ma ci proveremo". Matteo Flamigni, telemetrista di Rossi: "Pensavo di averle viste tutte con Valentino, invece continua a sorprendermi: nei cambi di direzione si muove come una persona normale, non sembra soffrire di un infortunio come il suo".