Anche nella seconda giornata di test ad Jerez de la Frontera il pilota dello Sky Racing Team VR46 in Moto2 e quello di Gresini Racing in Moto3 mostrano di avere qualcosa in più della concorrenza
“Ha un carattere determinato che è frutto degli ultimi tre anni nei quali l‘esperienza lo ha forgiato, è pronto per essere un campione. Ho osservato bene le sue traiettorie, ideali e senza sbavature....”. Brillano gli occhi di Idalio Gavira coach della VR46 mentre esprime questo giudizio sul pilota che anche nella seconda giornata di test ad Jerez è stato il protagonista unico che ha spiccato sia in termini di giro secco (1:41,818) sia di passo gara. Bagnaia oggi ha consapevolezza dei propri mezzi e punta dritto verso l’obiettivo più ghiotto essendo consapevole che vincere le gare e portare a casa il Campionato, per lui che di fatto non hai ancora vinto nella classe di mezzo, non sarà una passeggiata anche perchè in Moto2 quest’anno c’è un altro pilota, Alex Marquez, che prima di passare in MotoGP vuole vincere la serie. “I test di Jerez sono indicativi ma fino ad un certo punto perchè quando monti la gomma nuova il tempo arriva dunque dovremo aspettare i test di Valencia per fare un’analisi precisa ma ho visto benissimo Pecco cosi nella lotta per il titolo inserirei lui, Oliveira con la KTM, Baldassarri e poi spero anch’io... “. E’ il Pasini pensiero da condividere se si guarda con attenzione il passo gara. In Moto3 un discorso speculare a quello di Bagnaia può essere fatto per Jorge Martin pilota del Team Gresini che, pur essendo supportato dalla Honda (unitamente a Canet) con il nuovo propulsore più leggero e con un freno motore che si comporta diversamente di fatto è stato costantemente davanti a tutti e con qualsiasi condizione di pista. Il suo tecnico Massimo Capanna ha il carisma e la competenza per poter spiccare con il giovane madrileno che se lo scorso anno non si fosse infortunato a metà stagione poteva chiudere meglio del quarto posto mondiale. Mentre nella combinata dei due giorni spicca il giro secco di Enea Bastianini (1:45,630) prenotano un posto sul podio altri italiani che vanno forte come Andrea Migno, Fabio Di Giannantonio, Lorenzo Dalla Porta, Tony Arbolino e Marco Bezzecchi. Non sono da meno i talenti dello Sky Racing Team dove cresce Dennis Foggia che acquisisce metodo di lavoro nel provare una serie di soluzioni tecniche mentre prosegue il lavoro di riadattamento di Bulega che, dopo lo stop di oltre tre mesi, prova senza forzare (oggi non ha montato le gomme nuove nel finale). A lui manca ancora un pò per acquisire gli automatismi per poter esprimere ancora una volta il suo valore.