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Bulega: "Ruberò i segreti a Marini"

MotoGp

Anna Maria Di Luca

Nicolò Bulega, in occasione della presentazione ufficiale 2019 dello Sky Racing Team VR46

Sarà un 2019 carico di novità per il pilota emiliano che ripartirà dalla Moto2 al fianco di Marini, cui è molto legato: “Io sono al primo anno e avrò tanto da imparare da Luca"

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Dopo tre stagioni in Moto3 con i colori dello Sky Racing Team VR46, Nicolò Bulega è pronto al suo esordio in middle class. Il 2018 non è stato un anno semplice, anche per via dell’infortunio alla mano che lo ha costretto a saltare le ultime quattro gare della stagione. Lo vedremo in sella a un moto più congeniale alla sua struttura fisica e i primi test hanno già dato delle risposte confortanti. Domani sarà impegnato nei test privati di Jerez per confermare il buon feeling con la moto. Nuova categoria, vecchio numero, “Bulegas” infatti ha ripreso il numero 11 che ha sempre avuto fin da piccolo.

Bulega, finalmente in Moto2. Che sensazioni hai?

"Il mio nuovo approccio con la moto è stato molto positivo e sono davvero contento. Mi trovo molto bene con David Munez, che è il mio nuovo capotecnico, c’è grande sintonia con lui. Ma anche con il telemetrista, con i meccanici, insomma con la squadra. Ho avuto un buon passo nei primissimi test che avevo fatto, ora siamo quasi a ridosso della nuova stagione e non vedo l'ora di iniziare".

Ti piace la nuova livrea?

"Sì, devo abituarmi perché così sembra una moto completamente diversa, però mi piace molto, soprattutto il grigio sul serbatoio. E’ bella".

Cosa ti rimane della vittoria al Mondiale di Bagnaia?

“ Si tratta un successo che dà una bella carica a tutti, anche a me che sono nel team campione del mondo, si tratta un grande stimolo ma a questo punto c'è anche tanta pressione, cosa che dovrò imparare a gestire. Sappiamo che la moto è competitiva, il pacchetto c’è e dovremo sfruttarlo al massimo".

E’ cambiato il regolamento, sono cambiate le qualifiche. Ti piacciono?

"No, a me non piace il nuovo format delle qualifiche, ci sono troppi meccanismi. Sinceramente preferivo il vecchio sistema. Penso sia stata una soluzione per risolvere la questione scie in Moto3, ma non credo che il problema sia stato risolto".

Motore, gomme ed elettronica. Meglio la vecchia Moto2 o quella di adesso?

"Con la Moto2 di prima ho fatto solo un test a Misano, domani proverò quella nuova che ha un motore diverso e va guidata quasi come una MotoGP, è una 750, diversa quindi anche da quella di Pecco che era 600. E’ molto tosta e sarà difficile portarla al limite, il serbatoio è più stretto, va più forte, mi piace".

Marini, tuo compagno di squadra

"Sarà dura, Luca è uno dei piloti da battere nel 2019, lui è esperto, io sono al primo anno e avrò tanto da imparare da lui, proverò a rubare alcuni segreti e vincere il titolo di Rookie of the year".

Nieto dice che quelli da battere siete voi...

“Penso si riferisse più a Luca che a me, Marini è la punta di diamante del team e avrà più pressioni di me. Sarà un anno di partenza dove dovrò dimostrare tanto. Lui andrà forte, i testi lo hanno dimostrato".

Avrai il numero 11...

"Un ritorno di fiamma,da piccolo ho sempre avuto l'11 per una questione affettiva, era il numero con cui correva mio padre (Davide n.d.r.), ma quando ho fatto il Cev e poi la Moto3 l'11 era già preso, quest'anno in Moto2 è tutto mio, lo vedo come un segno propiziatorio".