Buon Compleanno Vale! L' augurio è unanime per il campione che molti amano. I piloti dello Sky Racing Team VR46, con Pablo Nieto, raccontano il loro Vale. Marini: "Non smettete mai di chiamarmi fratello di Valentino Rossi" #SkyVale40
Marini: "Vale mi aspetterà in MotoGP, mi ha insegnato a lavorare"
Il suo entourage è solido, c'è gente che lo conosce da molto tempo, alcuni hanno lavorato direttamente per lui che oggi 16 febbraio 2019 compie 40 anni. Il 'Dottore' è cresciuto. Rossi dei suoi 40 ne ha trascorsi più di 30 sulle piste e tra i circuiti di tutto il mondo, conquistando successi e moltissimi consensi. Il suo regno è Tavullia, il Ranch, la sua famiglia allargata la VR46, il suo progetto crescere talenti, come fa anche con lo Sky Racing Team VR46 che nel 2018 ha laureato il suo primo Campione del Mondo, Francesco Bagnaia, in Moto 2. "Conosco Valentino da tanti anni, un’amicizia nata quando ancora correvo nel Mondiale come pilota" - racconta Pablo Nieto, voluto da Rossi nel 2015 come Team Manager della scuderia Sky-VR46. "Era il 1996, lo incontrai ad un evento Aprilia a Madrid, poi qualche giorno di vacanza insieme ad Ibiza. Gli faccio davvero tanti auguri e lo invidio per come è riuscito ad arrivare a 40 anni così in forma. Sia dal punto di vista fisico, che mentale - continua lo spagnolo - sembra un ragazzo di 20 anni per come si diverte. Per me è un vero amico lo ammiro e gli voglio molto bene".
Luca Marini, suo fratello gli assomiglia nei colori, nella testardaggine, nella meticolosità con cui alimenta la sua passione, la stessa del fratello: correre, 19 anni lo separano dal campione. Eredità pesante: "Non dirò mai a nessuno: non chiamarmi fratello di Valentino Rossi' - svela Marini sottolineando che è intoccabile per lui, è il suo maestro, il suo mentore: "Vale è una parte importante della mia vita, è un esempio vero per me, non solo dal punto di vista sportivo. Ammiro la voglia, e la passione che mette in ogni cosa che fa. Ed anche il suo essere cosi generoso con noi piloti dell’Academy, cosa per niente scontata. A mio fratello piacciono le sfide, vuoi che siano alla playstation o quelle al Ranch, non sa dire no a nessuna cosa che abbia un motore e delle ruote".
Quello che sta per iniziare sarà il ventiquattresimo Campionato del Mondo per Rossi e mentre lui entra negli "anta", aumentano i 'pilotini' cresciuti all'Academy VR46 che ora corrono con lui, puntando alla sua velocità e condividendo l'emozione del GP. In sella al motorino quando ancora si poteva, prima delle gare, Rossi non si è risparmiato con i ragazzi, con loro si è concesso giri di ispezione della pista, illustrando i punti importanti e dando consigli. In quanti vorrebbero essere nei panni di Nicolò Bulega che da piccolissimo fan oggi corre con i colori della scuderia fondata da Sky e dalla VR46. "La primissima volta che l’ho visto dal vivo era il 2007 - ricorda Bulega - ero al Mugello per un test, ero stato un bambino che al suo primo giorno di scuola aveva voluto lo zainetto di Valentino Rossi. L’ho aspettato fuori dal suo 'Motorhome' per due ore solo per una foto. E' unico, è un grande. Gli devo moltissimo e gli auguro di continuare a rimanere la persona che è. Soprattutto fuori dalla pista".
Guardarlo in tv e provare a sentirsi come lui, Dennis Foggia ha l'entusiasmo del fresco 18enne che si trova a contatto con il suo eroe: "Valentino ti mette a tuo agio e ti fa stare tranquillo, come il migliore degli amici. Ci sa fare con le persone, è molto bravo a dialogare. Mi ha insegnato come migliorare lo stile di guida, rispettare l'avversario, essere se stessi e fare le cose con metodo".
Il più piccolo dei piloti dello Sky Racing Team VR46 è Celestino Vietti Ramus, ha 17 anni è un centennials che per Valentino esulta e da Valentino vuole imparare: "Mi sono appena trasferito a Pesaro - racconta il pilota piemontese dello Sky Racing Team VR46 - vivo quotidianamente il clima dell’Academy che lo rispecchia. Lui vuole fare sentire tutti a proprio agio, ed ha sempre una sfrenata ed incredibile voglia di mettersi alla prova. Anche a 40 anni".