In Evidenza
Tutte le sezioni
Altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Superbike, Temporali: "Bautista fa il curvone di Phillip Island da paura!"

MotoGp

Max Temporali

A. Bautista (foto: Getty)

Piega & Spiega. Ecco dove Alvaro Bautista con la Ducati Panigale V4R fa la differenza nella bellissima Phillip Island

I mondiali World Superbike, World Supersport, World Supersport 300 live su Sky Sport MotoGP: qui tutti i dettagli  

LO SPECIALE SUPERBIKE

Condividi:

Nell’ultimo settore stende gli avversari con un colpo netto, li lascia stramazzati e storditi. Perché è lì che Alvaro Bautista con la sua Ducati fa la differenza a Phillp Island. Il T4 è il tratto compreso tra l’ultimo scollino a destra, da prima marcia, e la linea del traguardo, passando per quel lunghissimo curvone a sinistra in cui si accelera dolcemente dosando il gas, appoggiando seconda-terza-quarta su una linea precisa e senza esagerare per non cuocere la gomma. Nell’ultimo turno di prove Bautista è stato 3 decimi più veloce del secondo: 25.024 contro 25.337 di Sykes. E’ stato persino più rapido della Superpole 2018 (25.259). Una differenza così grande in un solo settore, non si vede praticamente mai tra il primo e gli altri.

Ma vi dirò di più: Bautista è stato anche 2 decimi più rapido di sé stesso rispetto alla qualifica dell’ottobre scorso con la Ducati MotoGP e con questo tempo eguaglia il parziale che Dovizioso stampò sempre nella stessa occasione. Merito della Panigale V4 ? Credo solo in parte, perché le altre Ducati, proprio lì su quel curvone, si prendono 7 decimi, Davies compreso. Qui conta più l’elettronica e la pulizia di guida, che la potenza stratosferica di questa belva che, con uno slancio così, va a prendersi anche la velocità massima più alta, quasi 315 km/h (Melandri con la scia sfiorò i 318 con la bicilindrica in gara 2 nel ‘18, ndr).

Phillip Island è la gara più strategica del campionato, i piloti partono sempre piano per conservare le gomme e per oltre metà gara gestiscono la velocità. Quando hai però tutto questo margine su cui contare, significa che almeno un settore te lo fai con la pipa in bocca e Bautista può tranquillamente iniziare a fumare, perché, guarda a caso, è il tratto più importante per la volatona finale. Insomma le Ducati soffrono, tutte tranne la #19. E se si corresse domani, scommetterei proprio su di lei.