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Moto3, incidente Austin: Masiá contro Alcoba sui social

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Rosario Triolo

Il pilota del team Gresini, coinvolto nella caduta con Migno e Acosta, ha scritto un post duro, ringraziando il cielo di non essersi fatto male. Masiá gli ha risposto ricordandogli un altro episodio

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Dopo la paura del Gp di Austin con l'incredibile incidente innescato dal cambio di traiettoria di Öncü e che ha coinvolto senza conseguenze gravi Alcoba, Migno e Acosta continuano le polemiche sulla Moto3. Alcoba, salvato dalla sua moto che gli ha fatto da scudo dopo il contatto e la caduta, diventando un trampolino per Migno e Acosta, ha scritto un post duro su Instagram. Un post in cui ha sottolineato che la penalità data a Deniz Öncü, che salterà le prossime due gare, è giusta; che sarebbe opportuno che Öncü riflettesse sul suo errore e chiedesse scusa; che quanto accaduto sia da monito per tutti, Alcoba stesso compreso.

La risposta di Masiá

Ma Jaume Masiá, ricordando quanto fece Alcoba a Barcellona, quando il pilota del team Gresini chiuse il gas al penultimo giro per non concedere la scia e ritrovarsi indietro nel gruppo in una posizione svantaggiata per la lotta per la vittoria all'ultimo giro, ha risposto riprendendo la prima frase del post di Alcoba e pubblicando una story. "Penso che anche qui qualcuno, chiamatelo Dio o destino, abbia voluto che non succedesse nulla", ha scritto Masiá, condividendo il video della manovra di Alcoba a Barcellona, che aveva provocato l'ira della race direction, ma per fortuna non aveva avuto conseguenze per i piloti. Probabilmente, visto che a spulciare sugli errori e sulle manovre irresponsabili del passato anche recente dei piloti Moto3 si potrebbe scrivere un'enciclopedia, è il caso di rifarsi a una frase in particolare del post di Alcoba: "Mi piacerebbe che questa squalifica serva a qualcosa, per tutti (me incluso)". Ecco, polemizzare su cose già successe, pericolose ma finite bene per fortuna, e sulle quali non si può rimediare, in questo momento non è utile. È invece giusto tornare a correre con una nuova consapevolezza e con un comportamento corretto, che non amplifichi i rischi di uno sport che vive di adrenalina.

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