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Test Portimão, Suzuki e Dixon davanti nel primo giorno

moto2 e moto3

Rosario Triolo

©Getty

In Moto3 grande fatica per le Honda: il giapponese del team Leopard è in testa, ma è seguito da dieci Ktm. In Moto2 sorprende il britannico di Aspar, sempre tra i primi Acosta

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La prima giornata di test Irta in Portogallo ha sorpreso tutti, perché in Moto3, nonostante fosse nelle previsioni una superiorità Ktm in condizioni di freddo e vento, nessuno poteva prevedere che dietro alla Honda del team Leopard di Tatsu Suzuki ci fossero ben dieci moto austriache, articolate nominalmente secondo tutti i marchi portati nel motomondiale, quindi anche Gasgas, Husqvarna e CFMoto.

Suzuki sempre velocissimo sul giro secco, ma nei prossimi giorni si concentrerà sul ritmo gara.

Senza Foggia, che girerà soltanto negli ultimi due giorni per preservare il piede rotto, le maggiori sorprese sono state Moreira e Muñoz, due rookies in top 5, con lo spagnolo che addirittura si è piazzato terzo alle spalle di Guevara, concentrato sull’idea di stupire visto che entrerà in ritardo a tempo pieno nel Mondiale, a causa del limite di età minimo non ancora raggiunto.

A proposito di età, giornata di pista come regalo per i 18 anni per Matteo Bertelle, uno dei debuttanti della categoria insieme al compagno Elia Bartolini, che per la prima volta farà una stagione completa.

Il team MTA è soddisfatto con Nepa e Ortolá, che finalmente hanno trovato buone soluzioni sulle sospensioni. Non hanno trovato invece il giro secco, ma sono soddisfatti dei passi in avanti con il feeling.

Sic58 Squadra Corse ha fatto un ottimo lavoro con Lorenzo Fellon, mentre Riccardo Rossi ha faticato a trovare continuità, cosa sulla quale si concentrerà nelle prossime giornate.

Alberto Surra davanti a Migno nel team Snipers, ma soprattutto è stato l’italiano migliore e la seconda miglior Honda dopo quella di Suzuki con il dodicesimo tempo.

Sempre da sottolineare la bravura di Dani Holgado, con una gamba distrutta tre settimane fa, peraltro la sinistra, quella che lavora sul cambio, con una frattura serissima e complicata in allenamento. Quindicesimo a meno di un secondo da Suzuki.

In Moto2, con condizioni difficili anche per mandare in temperatura le gomme, il più veloce è stato Jake Dixon del team Aspar, che ha anche rivelato che l’infortunio al polso destro che ha rischiato di fargli finire la carriera è qualcosa che si porterà dietro per sempre e che continua a incidere sulla sua guida, anche se ormai ha imparato a conviverci. Attenzione ad Acosta, quarto dietro anche a Canet e al compagno Augusto Fernández: dice che per il 2022 non ha obiettivi se non quello di mantenere la calma…

Migliore degli italiani Vietti, undicesimo e alle prese con la ricerca del limite della Kalex 2022, che sente molto diversa da quella 2021. Giornataccia per Nicco Antonelli, caduto due volte.

Zaccone ha perso una sessione intera per un problemino tecnico, ma poi ha continuato a lavorare alla ricerca del setup base. Per Fenati focus principale sull’ergonomia per poter domare al meglio la sua Boscoscuro.

Corsi e Ramírez hanno girato poco a causa delle condizioni climatiche, ma Corsi è molto contento sia del feeling con la moto che della velocità di punta, classico punto debole della MV del team Forward negli scorsi campionati.

Nel team Asia sempre grande soddisfazione e ottimismo per quello che potrà fare Ai Ogura, mentre Chantra per ora è costretto a girare con la Kalex 2021, in quanto un pesante incidente a Jerez ha reso logisticamente impossibile avere a disposizione per il Portogallo il telaio 2022.

RW Racing sta facendo crescere Baltus e van den Goorbergh, nonostante il belga sia incappato in un’altra brutta caduta.

Adesso altre due giornate, poi finalmente si parte con il Mondiale in Qatar. Ovviamente su Sky.