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Superbike Misano, il bilancio del weekend: tripudio rosso per Bautista e Ducati

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Edoardo Vercellesi

Ducati gioisce per le vittorie di Bautista e i podi di Rinaldi, Razgatlioglu si sblocca, Rea cede il passo. Tracciamo il bilancio del round Superbike di Misano

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Misano ha rappresentato per la Superbike una vera e propria festa, con tanto pubblico sulle tribune e tanto calore nel paddock. Scene che con la pandemia erano diventate un lontano ricordo, ma che hanno incorniciato al meglio la cavalcata trionfale di Alvaro Bautista e Ducati: nel weekend di casa il costruttore italiano celebra le due vittorie del suo pilota di punta, due arrivi a podio per Michael Rinaldi e le belle prestazioni di Axel Bassani.

 

Dagli avversari arrivano segnali contrastanti: Toprak Razgatlioglu ha finalmente ottenuto la prima vittoria in stagione, ma ha anche patito uno zero pesante con il ritiro di sabato. Jonathan Rea ha limitato i danni in Gara 1 salvo perdere ulteriore terreno domenica. La classifica, insomma, sorride sempre più a Bautista. Analizziamo chi viene via da Misano sorridendo e chi, invece, ne esce meno soddisfatto. 

UP

 

Ducati – Alvaro Bautista ottiene due successi perentori nelle gare lunghe, gestendo meglio di tutti la gomma e riuscendo a girare sul 1’34” basso fino alla fine. Un ritmo impensabile per chiunque altro, che prova come lo spagnolo sia il miglior interprete possibile della Panigale V4R. Michael Ruben Rinaldi alterna le ottime prestazioni di Gara 1 e Gara 2 (dove conquista i primi podi dell’anno) a una Superpole Race difficile; la speranza, come sempre, è che questi risultati possano essere un punto da cui ripartire per trovare costanza. Non solo Ducati Aruba, però: Axel Bassani regala a Motocorsa Racing il quarto posto di Gara 1, seguito da due settimi posti.

 

Toprak Razgatliogliu – Il suo weekend è a due facce, perché sarebbe inutile negare quanto Bautista abbia fatto la differenza anche su di lui. A pesare è soprattutto il ritiro per noie elettriche in Gara 1 che apre una forbice di punti enorme in classifica. Tuttavia, il momento topico della sua Misano non può che essere la vittoria meritata in Superpole Race, tanto agognata dopo un inizio di stagione in cui sono mancate le sensazioni giuste. Il feeling ritrovato con il freno posteriore gli permette di entrare in curva come piace a lui. Toprak dice che non pensa al mondiale, che correrà ogni gara per vincere come faceva nel 2021: il campionato, dopotutto, è ancora lunghissimo.

 

Honda – Dopo i lampi mostrati da Iker Lecuona ad Assen e Estoril, anche Xavi Vierge mette la testa tra le prime posizioni in Superpole Race: il #97 sfrutta al meglio la gomma SCQ al posteriore e addirittura insidia Rea per il terzo posto, salvo poi accontentarsi del quarto. Sono comunque segnali incoraggianti, con le due CBR spesso a ridosso della top-5. Purtroppo in Gara 2 Vierge cade al Curvone dopo un contatto con Bassani e si rompe alcune ossa della mano destra, nella stessa gara in cui Lecuona artiglia il quinto posto. Anche se alla moto manca qualcosa, la tenacia dei due giovani piloti spagnoli è da lodare.

DOWN

 

Jonathan Rea – L’impressione è in che questo mondiale 2022 serva il Rea calcolatore e costante che abbiamo conosciuto in passato, quello capace di portare a casa punti anche quando le cose girano male. A Misano, in effetti, il gap da Bautista è ampio in tutte le tre gare, con un secondo posto importante nella prima, un terzo in Superpole Race e un quarto in Gara 2. Le difficoltà si vedono soprattutto domenica, quando il feeling con la moto peggiora e il Cannibale fatica a lottare ad armi pari, rivelandosi impotente anche contro Rinaldi. Se la pista romagnola è casa Ducati, però, nel prossimo round a Donington Park la situazione potrebbe essergli più favorevole. 

 

Andrea Locatelli – Il suo non è un cattivo weekend in senso assoluto, ma rappresenta una leggera flessione rispetto alle ultime uscite. Fino a questo punto aveva sempre chiuso in top-5, eccezion fatta per il ritiro di Aragon Gara 2; stavolta conclude sesto in tutte le gare, solido e silenzioso. Va comunque bene, anzi, guadagna qualche punticino su Lecuona consolidando la quarta posizione in campionato.

 

BMW – Il fine settimana romagnolo dimostra in modo lampante come BMW sia l’ultima moto del lotto, soprattutto visti i risultati delle Honda. Scott Redding e Loris Baz non vanno oltre delle top-10 risicate, Eugene Laverty centra la zona punti nelle due gare lunghe, Ilya Mikhalchik solo in Gara 2. La pista di Donington regalò i primi podi alle nuove M1000RR e la casa di Monaco (o meglio, Shaun Muir Racing) deve sperare di capitalizzare sul tracciato inglese.