Superbike, Gara 1 a Donington: Bautista rompe la "maledizione" Ducati
a DoningtonBautista domina Gara 1 a Donington, pista critica per Ducati. Razgatlioglu e Rea sul podio, poi Petrucci e Locatelli. Bulega vince ancora in Supersport
Alla vigilia del sesto round stagionale si pensava (o sperava) che Donington potesse cambiare le carte sul tavolo della Superbike, permettendo a Toprak Razgatlioglu o Jonathan Rea di interrompere lo strapotere di Alvaro Bautista. Gara 1, invece, ha cancellato ogni dubbio rimasto sul leader del campionato: su una pista storicamente avversa a Ducati, lo spagnolo ha vinto con margine ritoccando il record della pista. Dopo aver lasciato sfogare i rivali nei primi giri, prendendo nel frattempo confidenza con le gomme, Bautista ha assunto la testa della gara ed è andato in fuga, girando costantemente sul passo del 1’26” alto – 1’27” basso. Razgatlioglu non ha potuto nulla e ha chiuso nuovamente secondo, guardando alla Superpole Race come unica chance rimasta per vincere. Il turco ha comunque fatto meglio di Rea, tornato in pole position (la quarantunesima in carriera) e terzo al traguardo.
Quarto posto per Petrucci
Il sei volte campione è stato davanti per qualche chilometro, mentre nell’ultima parte di gara ha dovuto difendersi dall’attacco di Danilo Petrucci. “Petrux” è scattato terzo dopo un gran giro in Superpole e nelle ultime fasi ha chiuso il gap che lo separava da Rea, salvo non riuscire a tentare l’attacco e desistere. Il quarto posto è comunque il miglior risultato di Danilo in Superbike e testimonia la crescita vista a Misano. Top-5 in rimonta per Andrea Locatelli che ha sfilato Alex Lowes in zona Cesarini, con Axel Bassani partito quattordicesimo e settimo a fine gara. Nei dieci anche Scott Redding, Tom Sykes e Remy Gardner. Punti per Michael Rinaldi (autore di un largo al primo giro) e Lorenzo Baldassarri, quindicesimo.
Bulega da record in Supersport
Ducati Aruba gioisce anche in Supersport: Nicolò Bulega straccia i record in Superpole e gara per conquistare la settima vittoria dell’anno. Un successo mai in discussione grazie al margine accumulato fin dai primi giri su Stefano Manzi, nuovamente “runner up” in un podio tutto italiano completato da Yari Montella. Con quella di Federico Caricasulo, poi, le Panigale V2 diventano tre nelle prime quattro posizioni. Il quinto posto va a Glenn Van Straalen, seguito da Adrian Huertas e Raffaele De Rosa. Tom Booth-Amos è nono assoluto e primo classificato nel Challenge europeo.