MotoGP, cosa ci hanno detto i test di Sepang

L'attesa dei test MotoGP 2025 è stata particolare perché oltre alle moto c'erano novità gigantesche che la precedente giornata di Barcellona, a fine 2024, immediatamente successiva alla conclusione dello scorso Mondiale, aveva solo accennato. Una è ben nota, il cambio di moto del campione del mondo in carica, Jorge Martín, e il cambio del suo ex team Pramac, passato a Yamaha. Eppure sono stati test frustranti, perché nel primo giorno è andato ko proprio Martín, oltre a Raúl Fernández e Di Giannantonio . Si può comunque fare un bilancio dei test, al netto di queste pesanti assenze. Perché ci sono tanti temi che saranno sviluppati nei prossimi giorni, con una nuova sessione di prove in Thailandia prima dell'inizio del campionato, sempre in Thailandia, a fine mese. Ducati Mentre tutti attendono di scoprire come andrà la convivenza tra Bagnaia e Márquez, al momento entrambi i piloti dichiarano di essere impegnati su un unico obiettivo, quello di avere la moto più forte. E i fatti danno ragione a questa versione, visto che hanno provato configurazioni diverse proprio per trovare una base comune da cui partire per giocarsi il titolo 'in casa'. Il tema principale riguarda il motore, perché la specifica 2025 non ha convinto del tutto i piloti. Tanto che Ducati potrebbe scegliere di mantenere il motore del 2024. Lavoro anche sulla ciclistica e l'aerodinamica per stabilizzare la frenata. Aprilia Senza Martín, l'unico a lavorare sulla moto è stato Bezzecchi. Una moto giovane, al 90% nuova. Il tema principale ha riguardato lo scontro con Michelin relativamente alla temperatura di esercizio della gomma, iniziata dopo la caduta proprio di Martín. Una storia probabilmente destinata a proseguire. KTM Poche novità, per lo più aerodinamiche, con Acosta e Binder più veloci di Viñales e Bastianini, al momento alle prese con la conoscenza della moto. Honda Funziona molto meglio, dice Joan Mir. Già, ma è ancora troppo lontana dagli altri, che sono ulteriormente migliorati, dice Marini. L'acquisto di Albesiano è arrivato a progetto moto 2025 già approvato, pertanto il suo intervento fattivo arriverà più avanti, nel corso dell'anno. Così come l'impatto dei suggerimenti di Aleix Espargaró nel suo ruolo di tester. Servirà pazienza. Per ora la cosa che dà più nell'occhio è la nuova livrea, con nuovo sponsor petrolifero dopo decenni di collaborazione con un altro. Yamaha Medaglia d'oro del test, con Quartararo più veloce del primo giorno e otto decimi più rapido di sé stesso nel suo miglior giro in Malesia. In attesa dell'introduzione del motore V4, col quattro cilindri in linea la moto va benissimo. Sembra che le modifiche su telaio ed elettronica abbiano permesso alla Yamaha di scaricare per terra i cavalli senza stress sulla gomma posteriore. Bisogna aspettare qualche altro feedback, all'interno del team sono cauti. Ma ci sono stati cambiamenti importanti a livello di personale tra metà 2024 e inizio 2025, e tutti i nuovi ingressi hanno apportato qualcosa per trovare miglioramenti che andranno confermati dal prossimo test in Thailandia. Team clienti e rookies I team clienti con la Ducati escono sorridenti dal test, perché Morbidelli e Álex Márquez sono stati i più veloci del secondo e terzo giorno di test con VR46 e Gresini. Álex Márquez, in particolare, è andato a pochi centesimi dal record della pista. La GP24 è una moto già perfetta, ovviamente però andrà incontro a una inevitabile obsolescenza nel corso del campionato, a cui tutti sono preparati. Tra i debuttanti Aldeguer è stato il migliore, un adattamento molto rapido alla MotoGP che fa ben sperare non solo Gresini, ma anche Ducati che lo ha messo direttamente sotto contratto. Ogura non è lontano, più staccato Chantra che però sarà da valutare dopo il test nel suo circuito di casa in Thailandia. Cosa ci aspetta ora? I temi fondamentali saranno: il rientro di Martín con l'Aprilia, atteso per la prima gara dell'anno, e la sua rapidità di adattamento alla moto, superando anche il dolore residuo dovuto alle fratture alla mano destra e al piede sinistro; la conferma delle ottime sensazioni di Quartararo sulla Yamaha in attesa dell'introduzione del V4; il modo in cui Ducati reagirà ai dubbi sulle componenti 2025, contando che le scelte fatte oggi avranno ripercussioni su due campionati per il congelamento dello sviluppo in ottica 2026. Da qui si riparte con la sessione di test thailandesi, prima di mettere alla prova dei fatti, in gara, le ore di studio di pochi giorni decisivi.

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MotoGP, cosa ci hanno detto i test di Sepang

Rosario Triolo