Radio Superbike, Balaton in cinque canzoni: il grande momento di forma di Razgatlioglu

Il round di Balaton Park porta la Superbike a due terzi del suo percorso, con la pausa estiva che ci separa da un rush finale di quattro tappe. Il tortuoso tracciato ungherese, fresco di ingresso nel calendario, ha regalato un fine settimana a senso unico per la prima posizione, ma ricco di incognite alle spalle del leader. Se Toprak Razgatlioglu ha incassato tre vittorie, infatti, Nicolò Bulega ha avuto il suo bel da fare per contenere la perdita di punti in classifica. Questo e altro nell’ottava puntata di Radio Superbike, con le tradizionali cinque canzoni per cinque temi. 1. Toprak tenta l'allungo In quanto pista nuova per tutti, Balaton Park rappresentava un’incognita a livello di valori in campo, ma la sensazione era che il suo layout “frastagliato” e ricco di tratti lenti potesse sposarsi con lo stile di Razgatlioglu, favorendo meno un maestro delle percorrenze come Bulega. Così è stato, ma a fare la differenza ci ha pensato soprattutto il momento di forma di Toprak, pericolosamente simile a quello del 2024. Pole position e tripletta, nove successi consecutivi e un margine in classifica che sale a ventisei punti, sfruttando anche la battuta a vuoto in Superpole Race di un Bulega veloce, ma non perfetto. Dopo aver guadagnato la vetta a Donington, il turco prova l’allungo con vista su Magny-Cours, altro tracciato a lui congeniale. 2. 1000 di queste gare, Superbike La Superpole Race sopracitata ha rappresentato una pietra miliare della storia della Superbike, vale a dire la millesima gara della sua storia. Da quella Donington 1988 sono passati trentasette anni, ma il fascino del campionato è rimasto intatto. Ad aggiudicarsi la corsa è stato ovviamente Razgatlioglu, che già aveva vinto la ottocentesima e la novecentesima gara di questo percorso. Uomo da grandi appuntamenti. 3. Sam Lowes, protagonista assoluto Una stagione in progressione e ora, finalmente, un weekend costantemente nelle posizioni da podio: Sam Lowes è una certezza in questa Superbike e a Balaton Park non ha mai abbandonato i primi tre posti. La scivolata di Gara 1 fa male perché l’inglese era in controllo della situazione, ma gli insidiosi curvini di Balaton non lo hanno perdonato. Il secondo posto della Superpole Race e il terzo di Gara 2, però, hanno presto cancellato l’onta e spazzato via le nuvole di una perdita di fiducia. Non solo veloce, quindi, ma anche bravo a reagire. Il pilota di Marc VDS si isola in sesta posizione in campionato e punta a dare fastidio ai grandissimi. 4. Vicini, anzi, vicinissimi: la lotta per il terzo posto nel mondiale Se la battaglia per il titolo è una questione a due, quella per il terzo posto nel mondiale è un affare per tre ed è più aperta che mai. Al vertice superiore del triangolo c’è Danilo Petrucci, forse partente verso BMW, ma mai distratto dalle questioni di pista: prima quinto, poi quarto nelle due gare lunghe partendo sempre da lontano; vittima della scelta di gomma sbagliata, invece, in Superpole Race. Il più regolare di tutti è stato Andrea Locatelli, due volte quarto e poi quinto in Gara 2. La sua costanza è ciò che più manca ad Alvaro Bautista, due volte a podio prima di scivolare domenica pomeriggio e perdere tanti punti. I tre sono racchiusi in sedici lunghezze e la loro sfida si fa sempre più avvincente. 5. Lo strike di Gara 1 e le "curvine" di Balaton Balaton Park ha sorpreso per la sua tortuosità, con tantissime chicanes e curve da prima o seconda marcia. Tratti di pista che si sono rivelati talvolta degli imbuti, specialmente le prime due curve e specialmente nelle fasi di partenza. L’incidente di Gara 1, scatenato da una perdita di controllo di Andrea Iannone, probabilmente sarebbe stato meno grave in un contesto diverso, con piloti meno vicini e velocità più alte. Proprio le velocità ridotte hanno fatto sì che si innescasse un tamponamento a catena in cui diversi piloti, cadendo, hanno riportato danni fisici.

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Edoardo Vercellesi