Bagnaia: "Dopo il weekend di Motegi due GP così sono inaccettabili"
ducatiIl torinese è intervenuto su Sky Sport al termine della gara di Phillip Island e ha commentato il suo weekend australiano, chiuso con 0 punti (come in Indonesia due settimane fa) e con una caduta nella gara lunga mentre si trovava in 12^ posizione
Dopo il Warm Up abbiamo visto che il tuo team ha lavorato moltissimo all’anteriore. Da quel lavoro c’è qualche dato positivo che può far ben sperare per la Malesia?
“Nel Warm Up abbiamo fatto delle prove che sono state abbastanza un disastro, non era possibile guidare. Siamo andati nella direzione opposta ed è stato sicuramente positivo perché almeno potevo spingere un po’ di più. Ero veramente al limite, purtroppo non riesco a frenare ed entrare nelle curve come vorrei e questo mi rende la vita molto più complicata. Almeno riuscire a spingere un po’ di più, vedere di riuscire a recuperare i piloti davanti senza avere la minima possibilità come ieri o in Indonesia è sicuramente qualcosa di positivo. Non so se possa essere positivo anche per la Malesia che è una pista un po’ a se, spero solamente di arrivare lì e avere un buon feeling”.
Com’è possibile che dalla moto che shekera e che sembra inguidabile, poi passi a fare una gara tutta sull’1:28 di passo?
È un qualcosa a cui stiamo dietro da inizio anno. Pensavamo di aver trovato la quadra dopo il test a Misano, tant’è che in Giappone tutto è filato liscio e potevo guidare finalmente la mia moto come ho sempre fatto. Nel weekend è stato abbastanza chiaro che messo nella giusta condizione potevo essere veloce. Quello che è successo nelle gare dopo è qualcosa di inaccettabile dal mio punto di vista, ma soprattutto quasi indescrivibile. Parti con una moto che teoricamente è quella che ha vinto il weekend prima e non riesci minimamente a spingerci. Questo weekend la stessa cosa, fai molta fatica e sei molto al limite. Questa mattina abbiamo fatto una prova per cercare di migliorare le cose e mi sono dovuto fermare perché era tosta da guidare. Oggi pomeriggio siamo andati a cercare una moto molto più stabile a discapito del girare e dell’agilità, era molto dura da guidare ma almeno riuscivo a entrare nelle curve senza avere tutti quei movimenti lì”.
Fino a Brno hai conquistato 213 punti, dall’Austria in poi 61… che cosa è successo da lì in poi?
“Non ti so rispondere, anzi preferirei andare oltre. Sappiamo che è un anno difficile, che qualcosa non torna nei nostri risultati. Stiamo cercando di capirci qualcosa e non è facile perché è una situazione tosta. Quello che posso fare io è dare il 100%. Il 100% in Giappone era vincere la gara, qui era poter lottare per stare in top 10. Si spera che la prossima gara sia ancora per lottare per il podio”.
"Preferisco cadere lottando che arrivare ultimo"
In seguito Bagnaia è intervenuto nel media scrum: "E' andata meglio di ieri, la moto era più stabile anche se più faticosa da guidare. Quando sei veramente al limite, un po' troppo a dire il vero, è facile andare a terra. Lo devo accettare perché non volevo arrivare ancora una volta ultimo e quando spingi come ho fatto oggi può succedere di cadere. La top 10 era possibile e ho continuato a spingere. Preferisco mille volte cadere lottando per dei punti che quando sono ultimo. Oggi avrei potuto lottare per i primi 10, non è una cosa che mi rende felice ma un punto da cui ripartire. So che è un anno difficile, che qualcosa non torna e che non è facile capirci qualcosa: posso solo entrare in pista e dare il 100%". In chiusura sugli ondeggiamenti avuti sul rettilineo nel Warm Up: "Meglio non parlare di quello, mi spiace".
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