Parte la Dakar 2017, dal 2 al 14 gennaio, 9000 km tra Paraguay, Bolivia e Argentina. Sarà la più dura di sempre in Sud America. Da seguire su Eurosport canale 210 piattaforma Sky con il magazine serale e su sport.sky.it/motori
Se Marc Coma, direttore sportivo della Dakar, dice che questa 38esima edizione sarà la più dura tra quelle disputate sino ad oggi in Sud America, c’è da credergli. Coma è uno che se ne intende, avendo portato a casa cinque vittorie tra le moto, prima di essere coinvolto ai massimi livelli nell’organizzazione della regina dei raid.
Il percorso - Si parte da Asuncion in Paraguay per arrivare a Buenos Aires il 14 gennaio dopo aver attraversato anche la Bolivia. La corsa è divisa in 12 tappe per un totale di 9000 km di cui 4200 di prove speciali, dal caldo torrido al gelo andino. L’altitudine fa paura con sei giorni consecutivi a più di 3000 metri e la navigazione ritornerà ad essere uno dei fattori chiave per la vittoria finale. Sono ben 59 le nazioni rappresentate al via (491 competitors su 316 mezzi) con 18 equipaggi a rappresentare l'Italia, tre in più del 2015, divisi tra 11 moto, 5 auto e 2 camion.
I favoriti tra le auto - Lo squadrone Peugeot con le nuove 3008 DKR sembra imbattibile sulla carta, potendo schierare mezzi al top e quattro piloti fantastici. Da Stephane Peterhansel, il re della Dakar con 12 vittorie equamente divise tra moto e auto, a Sebastien Loeb, nove volte campione del mondo rally e talento assoluto del volante (WRC, WTCC, GT, rally raid, va fortissimo con qualsiasi mezzo). Da Cyril Despres, quattro trionfi in moto ed ora velocissimo anche con le auto, a Carlos Sainz che non ha certo bisogno di presentazioni.
Per Peugeot non sarà però una passeggiata. La concorrenza c’è ed è qualificata. Toyota con le Hilux (sua la Cross Country Rally World Cup 2016) punta in alto con de Vilier, Roma (sua la Dakar 2004) e Nasser Al Attiyah il principe delle corse nel deserto che ha già vinto nel 2011 e nel 2015.
La Mini del Team X-Raid, perso Al Attiyah, si affida al talento rallistico del finlandese Mikko Hirvonen e la squadra saprà essere competitiva.
I favoriti tra le moto: Toby Price, numero uno della KTM, è il principale candidato alla vittoria, ma dovrà stare attento alla concorrenza interna degli ufficiali Walkner e Sunderland. Dimenticare il team factory Honda HRC con Barreda e Goncalves sarebbe sbagliato così come trascurare il nostro Botturi, ufficiale Yamaha. Altro italiano da osservare con attenzione, tra gli 11 delle moto, è Cerutti, arrivato ad un passo dalla top 10 nel 2016. Menzione speciale per Franco Picco alla 25esima Dakar (esordio a podio nel 1985) che a sessant’anni passati sarà ancora in corsa tra le moto. Un mito, vero, della Dakar.
Come seguire la Dakar: dal 2 al 14 gennaio aggiornamenti quotidiani su Eurosport, canale 210 della piattaforma Sky, con il magazine serale (h 23 circa) e su sport.sky.it/motori.