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TCR, Cerruti: "Vogliamo restare in alto"

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Michela Cerruti dopo la vittoria in Georgia (foto twitter @MichelaCerruti)

La collaudatrice del team Romeo Ferraris in lacrime a Rustavi: "Dopo tante gare andate male e periodi in cui la competitività sembrava solo un miraggio, fare la pole e vincere con il pilota di casa è stata una soddisfazione grande"

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Dieci anni dopo dall’ultimo successo, Alfa Romeo torna alle luci della ribalta con una vittoria sorprendente del team Romeo Ferraris in Georgia. Nella tappa inaugurale del campionato TCR, Kajaia si è preso la scena conquistando pole e primato in gara 1 davanti al suo pubblico. Grande soddisfazione per Michela Cerruti, collaudatrice del progetto A.R. Giulietta del team Romeo Ferraris, che al termine della gara è apparsa visibilmente commossa per aver centrato un obiettivo storico. La giovane tester (uno dei talent di SkySport per le quattro ruote) ci racconta tutti i segreti di questo avvio stagione e le sue aspettative per il 2017.

Come nasce l’idea di far correre l’Alfa Romeo Giulietta e di correre nel TCR con il vostro team?
“L'idea di far correre la Giulietta è nata dalla voglia di inserire un marchio italiano all'interno del TCR, ad oggi il campionato mondiale per auto da turismo più in crescita. Marcello Lotti ha pensato a noi come azienda all'altezza del compito, e noi abbiamo subito accettato con onore questo compito. La Romeo Ferraris è eccellenza italiana nel mondo delle corse da decenni, e l'idea di riportare in alto un marchio storico e importante come Alfa Romeo ci ha da subito motivato tantissimo e reso orgogliosi”.

Un georgiano che vince in Georgia nella tappa inaugurale. Raccontaci le sensazioni di Kajaia e del tuo pianto liberatorio al fotofinish
“Questa vettura è la creatura di tutti noi. Ci abbiamo lavorato duramente per più di un anno, abbiamo passato momenti difficilissimi e ci siamo scontrati con le più grandi case automobilistiche presenti nel Turismo da anni e anni. Dopo tante gare andate male, dopo periodi in cui la competitività sembrava solo un miraggio, fare la pole e vincere con il pilota di casa è stata una soddisfazione grande. Io ho guidato la vettura fin dall'inizio, l'ho sviluppata e conosciuta in ogni dettaglio. Non ero al volante, ma è un po' come se avessi vinto anche io, è stata un'emozione bellissima. E comunque sappiate che insieme a me hanno pianto anche uomini grandi e grossi, in primis Claudio Bortoletto e Mario Ferraris, team manager e direttore tecnico, che hanno fatto un lavoro incredibile, sempre motivati e spinti dal supporto di Aldo Cerruti, mio padre, senza il quale tutto questo non sarebbe possibile".

Alla luce del sorprendente successo di Rustavi, quali sono le vostre aspettative per la stagione 2017? 
“Dopo i podi conquistati nel TCR Middle East, ci aspettavamo che la macchina fosse migliorata e potesse giocarsela bene, ma chiaramente era difficile immaginarsi un risultato di questa portata. Ad oggi siamo in testa alla classifica piloti e in quella team, ovviamente l'intenzione è quella di rimanere sempre più in alto possibile, ma con l'umiltà e la consapevolezza di chi sa che c'è ancora molto da migliorare e che in questo sport tutto puo’ cambiare velocemente. Abbiamo avversari fortissimi, che di certo non staranno a guardare".

Quali sono gli aspetti positivi della macchina e cosa, nel corso della stagione, vorreste migliorare?
“Ha un'ottima frenata ed è molto veloce nelle curve ad alta velocità. È maneggevole dato il peso ridotto rispetto alle altre, ma d'altra parte avendo un motore 1750, rispetto ai 2 litri facciamo più fatica a bassi giri, per cui nel lento e nelle ripartenze perdiamo decimi preziosi. Generalmente siamo molto veloci nella prima parte di gara, ma nella seconda andiamo un po' troppo in crisi di gomme rispetto agli altri e perdiamo velocità".

Tuoi progetti personali per il futuro?
 
“Continuerò a lavorare dietro le quinte di questo progetto e ogni tanto spero di risalire in macchina. Intanto in Bahrain schiereremo 3 macchine e su una correrò io, ma per il momento rimarrà un caso singolo. È un weekend importante per noi perché siamo insieme alla Formula Uno, per cui vogliamo massimizzare la possibilità di portare a casa un altro bel risultato e fare punti importanti. E speriamo che l'Italia possa vincere sia nella massima serie con una Ferrari rinata, sia nel TCR con un'Alfa nuovamente competitiva".

La stagione del TCR international series è in esclusiva, solo su SkySportFormula1HD canale 207