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Hayden, lettera del fratello: "Eri una leggenda"

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Nicky Hayden esulta con il fratello Roger (foto da Instagram)

Dopo la terribile notizia della morte del campione del mondo della MotoGP 2006, arrivano le prime parole della sua famiglia: "Siamo tutti orgogliosi di lui, ci mancherà terribilmente", ammette il fratello Tommy. "Correremo ancora insieme", aggiunge l'altro fratello, Roger, in una lettera su Instagram

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Nel pomeriggio di lunedì 22 maggio, quando ormai si erano spente tutte le speranze, è stato uno dei fratelli di Nicky Hayden, Tommy, a lasciare un messaggio a nome della famiglia e a nome di Jackie, fidanzata del pilota statunitense morto in un incidente mercoledì 17 maggio: "Vorrei ringraziare tutti per i messaggi di supporto, è stato di conforto per noi sapere che Nicky ha toccato così tante persone in positivo". "Anche se è un momento triste vorremmo che tutti ricordassero Nicky nei suoi momenti più felici, mentre era in sella alla moto", aggiunge Tommy, "Sognava da ragazzo di diventare professionista. Voleva raggiungere la vetta del suo sport ed è riuscito a diventare Campione del mondo. Siamo tutti orgogliosi. Ci mancherà terribilmente. E' importante anche ringraziare tutto il personale dell'ospedale per il suo incredibile supporto. Sono stati veramente gentili. Con il sostegno delle autorità nei prossimi giorni speriamo di poter riportare presto Nicky con noi".

La lettera del fratello Roger

L'altro fratello di Hayden, Roger, ha ricordato Nicky con una commovente lettera pubblicata su Instagram: "Nicky, fratello mio, non pensavamo che la nostra storia potesse finire così. Non ho mai conosciuto qualcuno che desiderasse correre in moto quanto te. Non dimenticherò mai il lunedì mattina dopo la tua vittoria nel Mondiale: mi hai svegliato per andare a correre... Ci hai resi tutti migliori. Eri una leggenda delle corse e un fratello. Correremo ancora insieme, ti voglio bene. Sei stato campione del mondo per un motivo. Non ho mai incontrato nessuno che volesse correre in moto come te. Dividevamo la stanza e tu studiavi le note che avevi appuntato la gara prima, avevamo 12-13 anni. C'eri sempre per me, non importa quello che stava succedendo nella tua vita. Volevi sempre aiutare, voglio essere grato per avere avuto un fratello come te per 33 anni. Non preoccuparti, terrò sotto controllo le nostre nipoti, non avranno un ragazzo finché saranno al college e insegnerò ai nipoti cosa serve per essere un campione nel caso vogliano prendere quella strada. Anche in questi momenti così difficili ho conservato la mia fede, quando Dio vuole prenderti con sé lo fa in qualunque caso. Correremo ancora insieme, ti voglio bene".