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24 Ore di Le Mans, ancora un successo Porsche

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Vincono Bernhard-Hartley-Bamber, davanti alla sorpresa Oreca di Jarvis-Tung-Laurent. Ancora una beffa per le Toyota, ritirate mentre dominavano la gara

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Per il 3° anno di fila è la Porsche a trionfare nella 24 Ore di Le Mans. Ma il successo 2017, firmato dalla 919 Hybrid #2 di Timo Bernhard, Earl Bamber e Brendon Hartley, è stato tutt’altro che scontato. Anzi, sembrava praticamente sfumato quando la loro auto è stata costretta ai box per oltre un’ora a causa di un problema all’assale anteriore. Ma questo è il fascino della Le Mans, dove può succedere tutto e il contrario di tutto.

Dove, per esempio, prosegue la maledizione Toyota che dal 1990 insegue invano il successo sul Circuit de la Sarthe. “A Le Mans è la gara a scegliere chi vince, non il pilota”. Un detto che calza a pennello con quanto successo poco dopo mezzanotte alle due Toyota: quella di Kobayashi-Sarrazin-Conway, finita ko per un problema alla frizione al 150° giro quando aveva guidato quasi ininterrottamente per le prime 9 ore di gara; e quella di Lapierre-Lopez-Kunimoto, che aveva appena conquistato la 2^ posizione quando è stata tamponata da una LmP2.

Clamoroso anche il ritiro della Posche 919 Hybrid # 1, quella di Jani, Lotterer e Tandy, rimasta senza pressione dell'olio questa mattina quando sembrava lanciata verso la vittoria.

Se i prototipi LMP1 sono stati bloccati da numerosi problemi tecnici, grandi protagoniste della corsa sono state invece le vetture LMP2, con l’Oreca 07 Gibson # 38 di Ho-Pin Tung, Oliver Jarvis e Thomas Laurent che ha addirittura rischiato di vincere. Conquistato il primato dopo il ritiro della 919 Hybrid di Bernhard, l’ha tenuto fino a meno di un’ora dal termine. Nella classe LMGTE Pro, vittoria per la Aston Martin, guidata da Darren Turner, Jonathan Adam e Daniel Serra, che ha beffato all’ultimo giro la Chevrolet Corvette di Jan Magnussen, Antonio Garcia e Jordan Taylor