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SBK 2017, in Portogallo è ancora sfida Kawasaki-Ducati

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SBK partenza del German Round 2017 (foto: www.worldsbk.com/it)

Riparte la caccia a Rea e alla Kawasaki. Con quattro round ancora da disputare la matematica non taglia fuori ne’ il compagno di squadra Sykes né Davies con la Ducati Panigale. In pista a Portimao anche Michael van der Mark, fresco sostituto di Valentino Rossi in MotoGP ad Aragon, che correrà con la Yamaha del team ufficiale SBK (live su Eurosport, canale 210-211 della piattaforma Sky)

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La Superbike ritorna in pista nel week end a Portimao per la decima prova del mondiale 2017. La pista portoghese, che ospita la SBK dal 2008, è splendida. 4.5 km di saliscendi veramente spettacolari, perfetti per liberare le potenze delle “big bikes” della top class delle derivate di serie.

Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team, 381 punti nel mondiale) sta dominando la stagione 2017 e la testa gli dice di iniziare ad amministrare il vantaggio in classifica per limitare i rischi, come ha fatto, e bene, al Lausitzring. Il campione del mondo in carica in Algarve è salito per la prima volta sul podio nel 2009. Da lì in avanti a Portimao ha vinto ben tre volte ed ha concluso complessivamente nella top 3 in dieci occasioni.

Il primo inseguitore di Rea è il compagno Tom Sykes (311 punti), alla ricerca della vittoria numero 3 in stagione per provare a mantenere aperti i giochi per il mondiale e ricacciare indietro Davies con la Ducati, terzo in classifica con 276 punti. Il gallese in sella alla Panigale è staccato di 105 lunghezze da Rea e non ha altre possibilità se non quella di cercare di proseguire la striscia vincente, dopo la doppietta in Germania nell’ultimo round corso.

Marco Melandri (quarto nel mondiale con 218 punti) ritorna a Portimao dove ha già vinto sia con Yamaha (2011) sia con BMW (2013). Per il pilota di Ravenna un eventuale terzo successo portoghese andrebbe ad aggiungersi ai sette podi di quest’anno con la Ducati, con la quale è rientrato nel mondiale SBK proprio in questo 2017.

Attenzione anche all’Aprilia e a Laverty, la prima è sicuramente in crescita, mentre il pilota ha un buon storico in Portogallo sia con la SuperSport600 sia con la Superbike e certamente il tracciato si addice al suo stile di guida.

In casa Yamaha sia Alex Lowes sia Michael van der Mark, fresco sostituto di Valentino Rossi in MotoGP ad Aragon, sono alla ricerca del primo successo in campionato. Il giovane olandese ha già vinto in Algarve nel 2014 con la Honda nel WorldSSP.

Può far bene in Portogallo anche il sempre positivissimo Leon Camier con la MV F4 1000 del Reparto Corse di Schiranna. La moto non è giovanissima, ma è stata sempre sviluppata con grande maestria e competenza e i risultati si vedono (soprattutto in rapporto alla capacità di investimento della MV che non può essere quella di Ducati o dei factory team giapponesi).

Una menzione anche per lo spagnolo Jordi Torres, che punterà a migliorare il quarto posto ottenuto a Misano, finora il suo miglior piazzamento 2017. Il pilota BMW è alla ricerca della costanza nei risultati con la S 1000 RR del team Althea Racing.

In casa Honda l’annata continua ad essere difficilissima e la CBR 1000 RR SP2, la novità dell’anno, si sta rivelando molto al di sotto delle attese. Stefan Bradl deve cercare di dimenticare la delusione del round di casa al Lausitzring mentre la seconda moto (quella del compianto Nicky Hayden), lasciata libera dal nostro Davide Giuliano, è stata affidata a Takumi Takahashi, ventisettenne collaudatore giapponese che con Honda ha vinto tre volte la 8 Ore di Suzuka.