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Suzuki: arriva la Swift ibrida-integrale

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Dopo l’ultima generazione, arriva in listino anche la versione Allgrip a trazione integrale, per dare ancora più competitività alla Swift, pronta ad affrontare le giungle cittadine e quelle vere

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Suzuki presenta la nuova Swift Allgrip per l’ultima generazione della compatta giapponese, apparsa allo scorso salone di Ginevra. Si tratta di una vettura che rimane sostanzialmente invariata rispetto al modello a due ruote motrici. Lunga 3,84, larga 1,73 e alta 1,50, non ci sono caratterizzazioni off-road per l’aspetto esteriore, come skid plate o altro, ma la macchina presenta una luce da terra aumentata per permetterle di tenere i differenziali più lontani dalle asperità.

Questo modello è unicamente disponibile con il 1.2 dual jet in versione hybrid, dove l’ISG (integrated starter generator) recupera l’energia cinetica di rilascio e frenata per andare a ricaricare un pacco batterie di 6.2 kg posto sotto il sedile del passeggero che svolge una triplice funzione. Supporta il motore termico in accelerazione, funziona come alternatore per il recupero dell’energia e da motorino di avviamento per la funzione start&stop. Non è un motore che si distingue per la una schiena poderosa ma i consumi sono contenuti e si riescono a percorrere tratti misti con medie che arrivano anche a 18 Km/l.

All’interno lo spazio accoglie egregiamente anche 5 persone, buona la cura e l’assemblaggio dei pannelli di cruscotto e portiere, con l’inserimento nella consolle del touch screen da 7” per controllare tutte le funzioni di navigazione e infotainment. Ci è piaciuta in particolare la profilatura dei sedili anteriori, molto anatomici e comodi anche per i lunghi viaggi.

Su strada si guida bene e l’auto non risente dell’assetto più dolce per affrontare i tratti dissestati, non è un’auto sportiva ma il motore è brioso, anche si è meglio non tirargli il collo visto che i consumi salgono in fretta. L’aiuto dell’ibrido non è sensibile ma l’efficienza della batteria per quanto riguarda la ricarica da una mano costante nelle ripartenze a tutto vantaggio dei consumi.

Brilla invece quando si va a cercare l’avventura. Ovvio che non si tratta di un’auto al pari delle parenti Jimny e Vitara, ma nello smosso si trova a suo agio anche tra sassi di notevoli dimensioni, basta tenere sotto controllo traiettoria, pedale del gas e la Swift sguscia via tra salite e discese. Ci sarebbe piaciuto molto provarla su neve, perché crediamo che abbia da dire la sua anche su un fondo insidioso come quello, dato l’ottimo funzionamento automatico del sistema AWD e la sezione stretta del battistrada.

Ci vogliono 19 mila euro per la versione Top, la più accessoriata, ma con 16 mila si riesce a portarsi a casa un prodotto valido per tutti i giorni, con una marcia in più quando serve e non troppo assetata. 

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