Basata sulla recente Z900, si rifà ad una delle moto che ha segnato la storia del produttore nipponico. Vediamola insieme
Quest’anno, dopo lo stop alla distribuzione della W800, Kawasaki torna a cavalcare l’onda delle moto classiche con la nuova Z900RS. Basata sulla recentissima Z900, la versione RS si distingue per la forma a goccia del serbatoio, con la tipica colorazione bicolore, il codino ad unghia, la sella unica con impunture, trapuntata e con la cinghia d'appiglio per il passeggero.
Nuova poi la doppia strumentazione con fondello a ogiva, il faro rotondo a LED con la cornice cromata, e infine il manubrio tubolare cromato. I collettori cromati terminano in uno scarico singolo dalla linea particolarmente classica.
Se il telaio rimane quasi invariato, ciò che cambia è la fasatura di distribuzione che fa passare la potenza del motore da 948 cc da 125 cavalli a 111 CV, guadagnando il controllo di trazione, assente sulla Z900.
Cambia l'avantreno con un differente impianto frenante con nuovi dischi da 300 mm e nuove pinze radiali. Le ruote da 17 pollici sono a razze, ma, grazie al profilo molto sottile, ricordano quelle a raggi.
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