In Evidenza
Tutte le sezioni
Altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Indycar, capolavoro di Scott Dixon a Long Beach

Motori

Matteo Pittaccio

fonte: Chip Ganassi Racing - X

Dixon incanta Long Beach con una strategia magistrale e vince davanti a Herta, Palou e Newgarden. Gara in difesa per Rosenqvist e Power, partiti dalla prima fila, mentre delude Pato O’Ward

ISCRIVITI AL CANALE WHATSAPP DI SKY SPORT

Condividi:

La 57^ vittoria nella carriera di Scott Dixon arriva al termine di un Gran Premio di Long Beach condotto magistralmente dal 6 volte campione IndyCar, partito dall’ottava posizione e risalito fino al primo posto grazie ad una strategia che solo lui e Chip Ganassi Racing avrebbero potuto eseguire con successo. Seguito come sempre al muretto da Mike Hull, Dixon ha approfittato della neutralizzazione del 15° giro (incidente di Rasmussen e Harvey in curva 4) per fermarsi ai box e passare dalle gomme dure alle morbide, le migliori anche sulla distanza. Dovendo però percorrere 85 giri con un massimo di circa 30 tornate garantite dal pieno di carburante, Dixon ha dovuto affrontare il secondo ed il terzo stint con parsimonia, dovendo gestire il bioetanolo per evitare un terzo pit stop. Anche Will Power, scattato dal secondo posto, Kyle Kirkwood, Marcus Armstrong e Linus Lundqvist hanno seguito la stessa strategia di Dixon, ma nessuno è stato capace di eguagliare il neozelandese, eccezionale nel coniugare velocità e gestione carburante. 

Dixon, 57esima vittoria in carriera

L’ultimo stint ha così regalato un grande spettacolo: Dixon, salito in testa grazie a delle soste anticipate, è stato messo sotto pressione da Josef Newgarden, Colton Herta, Alex Palou e Marcus Ericsson, i quali hanno deciso di non fermarsi in regime di caution seguendo una strategia convenzionale basata su una media di circa 30 giri per stint. Avendo gomme più fresche e non dovendosi preoccupare del carburante, i quattro hanno tentato l’assalto al primo posto, ma Dixon si è dimostrato impassibile di fronte al pressing imposto. La svolta è arrivata nel momento in cui Colton Herta, terzo in quel momento, ha tamponato Josef Newgarden nel lentissimo tornante del gasometro. Così facendo Herta ha quasi provocato uno stallo del motore Chevrolet di Newgarden, passato in un sol colpo da Herta stesso e da Palou. Questo episodio ha garantito un po’ di respiro a Scott Dixon, sebbene Herta abbia recuperato il tempo perso in meno di due giri. Gli ultimi passaggi hanno visto il veterano di Chip Ganassi Racing ed il giovane di casa Andretti a stretto contatto. Herta ha dato tutto per provare a vincere, ma Dixon non si è lasciato intimorire, gestendo come solo lui sa fare uno scenario quanto mai complicato e uscendo dall’ultima curva in prima posizione. Tagliato il traguardo Scott Dixon ha festeggiato così la 57^ vittoria in carriera, -10 dal record di A. J. Foyt, ottenendo la prima affermazione del 2024, la seconda a Long Beach e arrivando a 20 stagioni consecutive con almeno 1 successo.  Niente da fare dunque per gli inseguitori: Colton Herta si è accontentato di un comunque ottimo 2° posto ritornando sul podio dopo otto gare di digiuno, mentre Alex Palou ha portato a casa un buon bottino di punti con la 3^ posizione. Frustrato, invece, Newgarden, primo avversario di Dixon fino alla tamponata di Herta e 4° al traguardo davanti a Marcus Ericsson. Il Team Penske ha probabilmente raccolto meno del previsto e la dimostrazione arriva dal 6° posto di Will Power, partito con le morbide e salito al 1° posto al via grazie ad uno splendido sorpasso all’esterno di curva 1 su Felix Rosenqvist. L’australiano non ha beneficiato della caution del 15° giro, fermandosi ai box per cambiare le gomme morbide e tornando in pista con un set di dure nella parte centrale del gruppo. Anche per questo motivo Power non è riuscito a rendere efficace la strategia allo stesso modo di Dixon, che dopo la prima sosta ha avuto a disposizione le morbide, la gomma perfetta per districarsi nel traffico di centro gruppo. Risultato molto amaro per Scott McLaughlin, ritiratosi al 71° giro per via di un problema meccanico.

Indycar, le classifiche

Tornando alla classifica, segnaliamo la 7^ posizione di Kyle Kirkwood e soprattutto la grande rimonta di Romain Grosjean, 8° davanti al poleman Rosenqvist dopo esser scattato dal 16° posto. Chiude la top10 Alexander Rossi, bravo a risalire la china dopo aver subito una foratura ad inizio gara dovuta ad una tamponata di Patricio O’Ward, penalizzato con un drive through e decisamente deluso al termine del GP. Restando in casa Arrow McLaren segnaliamo il gran debutto di Théo Pourchaire, campione FIA F2 2023, scelto per sostituire l’infortunato David Malukas. Una gara priva di errori ha permesso al francese di tagliare il traguardo in 11^ posizione e Théo si è detto davvero felice della prima esperienza in IndyCar. La classifica piloti vede ancora Josef Newgarden in testa con 12 punti di vantaggio su Scott Dixon, 15 su Colton Herta, 24 su Alex Palou e 26 su Will Power, mentre Pato O’Ward e Felix Rosenqvist sono attardati rispettivamente di 33 e 37 lunghezze. Archiviato il secondo round il campionato si dirige a Barber per correre il GP dell’Alabama, in programma domenica 28/4 alle 19:30.