L'ultima corsa di Porsche: perché la regina di Le Mans ha lasciato il WEC

L’epilogo del FIA WEC in Bahrain ha coinciso con i saluti di Porsche alla classe Hypercar, abbandonata con un amaro risultato nella otto ore del Sakhir. Le 963 LMDh ufficiali schierate da Porsche Penske Motorsport hanno raccolto l’ultima bandiera a scacchi dell’anno e della propria attività agonistica al 13° e 14° posto, risultato che non ha reso giustizia a quanto fatto dalla squadra di Weissach e dal Team Penske a partire dal 2023, anno del debutto sia nel WEC sia nell’IMSA, serie in cui le 963 ufficiali continueranno a gareggiare. Tre vittorie, 15 podi e il Mondiale Piloti conquistato l’anno scorso con Kevin Estre, Laurens Vanthoor e André Lotterer non sono bastati a convincere i vertici di Stoccarda, che hanno tagliato l’impegno nel Mondiale Endurance affermando di trovarsi nel mezzo di un riallineamento strategico generale. La causa si ritrova nelle difficoltà economiche riscontrate nell’ambito automotive e, più nello specifico, nell’universo elettrico, poco produttivo a livello di vendite. E così, Porsche Motorsport ha dovuto frenare bruscamente, lasciando il WEC proprio nel momento in cui il campionato sta raccogliendo grandissimo interesse da parte delle case costruttrici, con Genesis, Ford e McLaren prossime ad aggiungersi alla festa nel prossimo futuro. Ancora una volta, il destino sportivo di uno dei marchi Volkswagen ha preso una strada senza via d’uscita, come già accaduto per via del diesel-gate prima al programma LMP1 Audi, chiuso alla fine del 2016, poi al progetto Porsche 919, fermato nel 2017 dopo tre vittorie alla 24 Ore di Le Mans e altrettanti titoli piloti e costruttori. LA DISCORDANZA TRA PORSCHE MOTORSPORT E LA SCELTA DEL BOARD Tra le voci diffuse negli ultimi mesi del 2024 e la comunicazione effettiva arrivata dopo la 6 Ore del Fuji corsa, poco tempo fa l’ambiente endurance ha notato un atteggiamento un po’ bizzarro da parte di Porsche. Da una parte un Thomas Laudenbach, vice-Presidente Porsche Motorsport, interessato al futuro del WEC e dei rispettivi regolamenti, dall’altra i rumors sulla chiusura del progetto 963 nel Mondiale. Per più di un anno Laudenbach ha posto l’accento sulla necessità di un cambio regolamentare, proponendo con insistenza il passaggio ad una piattaforma unica che possa semplificare, o addirittura eliminare, il Balance of Performance nella classe Hypercar, includendo sempre e comunque il proprio team nelle ipotesi avanzate con convinzione. Il riferimento sportivo e politico di Porsche ha costantemente fatto riferimento al futuro, a cosa ACO e FIA avrebbero dovuto e dovrebbero fare a partire dal 2029, il tutto per poi essere costretto a fare marcia indietro senza possibilità di replica, uscendo dalla porta di servizio nello stesso momento in cui le altre case hanno rinnovato e confermato la volontà di gareggiare nel WEC. Una scelta, quella di casa madre, sicuramente contraddittoria con quanto dichiarato per mesi da un Laudenbach che sembrava orientato a tutt’altra soluzione. L’UNICA POSSIBILITÀ DI VEDERE LE 963 NEL WEC IMSA, Formula E e GT a parte, quali potrebbero essere i piani futuri per Porsche? La logica alla base della categoria LMDh, con il telaio sviluppato da un’azienda esterna , ibrido uguale per tutti ed il resto affidato al costruttore, sarebbe funzionale a scenari di questo tipo, permettendo alle squadre private di gareggiare con delle Hypercar. L’unica speranza di vedere ancora le 963 in pista nel WEC appartiene, quindi, a Proton Competition, che quest’anno ha schierato la numero 99 affidata a Neel Jani, Nico Varrone e Nico Pino. Tuttavia, per correre nel Mondiale un marchio deve obbligatoriamente preparare due auto e Christian Ried, proprietario di Proton, ha già detto di non poterselo permettere senza l’appoggio e i finanziamenti di Porsche. Se Proton, o qualsiasi altra squadra satellite, non trovasse il modo di posizionare due 963 per l’intera stagione, allora Porsche Penske non potrebbe nemmeno partecipare alla sola 24 Ore di Le Mans, a cui è stata invitata grazie alla conquista del titolo IMSA. In sintesi, la speranza è che dall’alto arrivi il supporto necessario per proseguire almeno in parte nel WEC, nell’attesa che Porsche riprenda quota nel mercato dell’auto per dare di nuovo corrente alla squadra ufficiale e dimenticare quella che, a conti fatti, a ora assume la sembianza di una severa batosta.

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Matteo Pittaccio