Le tante novità del mondiale del World Rally Championship 2025

Il rally è uno sport che, rispetto alle altre discipline dell'automobilismo, ha sempre avuto un'eredità "concreta", tangibile più di ogni trasferimento di tecnologia alla vita reale da altre corse come, per esempio, quelle di Formula 1. Pensando all'era più estrema, quella delle auto Gruppo B che erano dei veri e propri prototipi, anche lì i rally sono stati pioneristici con innovazioni poi diventate indispensabili per gli automobilisti di tutti i giorni come la trazione integrale introdotta da Audi. Sembra logico, quindi, che in un'epoca come questa, in cui i cambiamenti per le auto sono repentini e schizofrenici, anche il rally risenta direttamente di questi stravolgimenti. Ecco perché i regolamenti tecnici fanno fatica a essere stabili, e sono bastati solo tre anni per rendersi conto che l'introduzione dell'ibrido non era adeguata, per costi e tecnologia, tornando parzialmente indietro con l'eliminazione immediata della parte elettrica dalle macchine a partire da quest'anno. D'altronde, l'ibrido nei rally non era paragonabile a quello delle auto di tutti i giorni, era piuttosto un modo per dare ai piloti una spinta aggiuntiva di qualche cavallo in determinate condizioni al prezzo di qualche chilo in più di peso dell'auto. Al di là del rapporto costi-benefici, la soluzione è nata anacronistica per il semplice fatto che per una questione di costi la fornitura della parte elettrica era stata assegnata a un unico soggetto, uscendo dal controllo diretto delle case. Impensabile per i rally, che sono molto più di una vetrina per i marchi, ma appunto piuttosto il terreno di ideazione, preparazione e messa in pratica di tecnologie utili per la successiva implementazione sui modelli da presentare al pubblico. Ecco quindi la prima grande novità del WRC 2025, in attesa di stilare un nuovo regolamento, a partire dal 2027, che possa tener conto delle esigenze dei costruttori legandosi al futuro dell'automobile: per ora via ibrido e ritorno ai motori 100% termici, anche perché di questa era durata pochissimo la vera innovazione è stata, e continuerà a essere, l'adozione di un carburante 100% eco, con il rally primo sport a motore a presentare una soluzione così estrema mentre tutti gli altri, compresi F1 e MotoGp, sono ancora in fase di sviluppo con una percentuale di benzina derivante dal petrolio e un'altra prodotta in forma sintetica come nel WRC. La seconda grande variazione, che ha minor impatto tecnologico ma avrà una tremenda rilevanza sportiva, è legata alle gomme, perché nel 2025 Pirelli lascia il Mondiale rally, con Hankook che subentra con relativamente pochi test alle spalle, complici le variazioni regolamentari legate ai motori dell'ultimo minuto. La casa coreana ha avuto poco tempo per mettere alla prova gli pneumatici per queste macchine con la nuova configurazione, e quindi i piloti che saranno in grado di adattarsi per primi al loro funzionamento avranno un grande vantaggio, per lo meno nella prima parte del campionato. Soprattutto in Svezia, dove la tecnologia di Pirelli permetteva alle gomme da neve di non perdere i chiodi, inseriti dentro la gomma con un processo di vulcanizzazione che i competitors non hanno ancora. Quindi, bisognerà essere molto più prudenti con Hankook per non ritrovarsi senza chiodi, e di conseguenza con una sorta di gomma slick, sul ghiaccio. Al netto dell'immenso lavoro del nuovo produttore per evitare disagi di qualsiasi tipo per i piloti, fornendo un prodotto ben adeguato. Il regolamento cambia anche a livello sportivo, e siamo alla terza variazione rispetto al 2024. I punti torneranno a essere assegnati tutti la domenica, mentre per un anno solo la classifica alla fine del sabato era già decisiva per assegnare parte del bottino del weekend. Il vincitore tornerà a raccogliere 25 punti , e le domeniche continueranno ad assegnare punti bonus, per un totale di 10, divisi a metà per il pilota più veloce di tutta l'ultima giornata e quello più veloce dell'ultima prova speciale, la powerstage. Il punteggio perfetto sarà quindi di 35 punti, per una vittoria affiancata da un dominio anche della domenica e dell'ultima prova, contro un massimo di 30 dell'anno scorso. Soprattutto, sarà più complicato che il secondo classificato di un rally raccolga più punti del vincitore, cosa avvenuta di frequente nel 2024. Perché il vincitore dovrebbe fare zero o un punto la domenica, mentre il secondo raccogliere il massimo o quasi dalla giornata affinché questo "cortocircuito" si compia. In ogni caso, al netto delle giuste semplificazioni del sistema di punteggio, figlie di varie polemiche cominciate immediatamente dopo la pubblicazione del vecchio sistema l'anno scorso, è opportuno sottolineare che applicando il regolamento 2025 alla scorsa stagione non sarebbero cambiate le classifiche piloti e costruttori, lasciando intatte le conquiste di Thierry Neuville tra i piloti e di Toyota tra le macchine. Le ultime novità, le più importanti per il pubblico, riguardano proprio i piloti. Toyota aggiunge una macchina e un team "junior" per il suo campione Wrc2 in carica, il finlandese Sami Pajari. E conferma i quattro senior Rovanperä, Ogier, Evans e Katsuta. Ma se per Evans e Katsuta è tutto invariato, Rovanperä torna a correre a tempo pieno puntando al terzo Mondiale, dopo aver fatto un 2024 part-time con soli sette rally corsi da cui ha tirato fuori ben quattro vittorie, record della scorsa stagione. Ogier, tirato per il colletto nel 2024 affinché partecipasse a quasi tutte le gare per provare a battere la Hyundai di Neuville nella corsa al titolo piloti, tornerà invece a un vero programma parziale. Pilota di rally sì, ancora, ma priorità ad altre cose della vita come accade da diversi anni per l'otto volte campione del mondo. Hyundai, invece, conferma il campione in carica, Thierry Neuville, che vuole difendere il numero 1 inseguito per undici anni, undici come il numero che abbandona, almeno per il 2025, e nelle sue speranze anche per il 2026. E al suo fianco ci sarà Ott Tänak, che nell'ultima parte del 2024 è stato chiaramente il pilota più veloce ma, ingolosito dalla possibilità di mettere pressione a Neuville sull'ultimo rally dell'anno in Giappone, nonostante l'ampio vantaggio da gestire del belga, si è ribaltato mentre era in testa buttando via non solo le sue piccole possibilità di vittoria, ma anche quelle di Hyundai di vincere anche il Mondiale costruttori. Con i punti di Tänak, probabilmente, Hyundai non si sarebbe lasciata sfuggire la doppietta sull'ultima prova speciale. Invece Toyota ha festeggiato il campionato storicamente più importante per i rally, quello dell'auto più veloce. E allora Hyundai, per rimediare, schiera nel 2025 per la prima volta una terza macchina a tempo pieno . Sarà guidata dal francese Adrien Fourmaux, l'anno scorso cinque volte a podio con M-Sport Ford, che punta al primo successo in carriera e a essere incisivo nella rincorsa mondiale di Hyundai. E proprio M-Sport, perdendo il proprio pilota di punta, ha deciso di confermare Gregoire Munster, mai oltre il quinto posto finale in un rally, e di puntare su due scommesse, l'irlandese Josh McErlean a tempo pieno, al debutto nella massima categoria del Wrc, e il lettone Martins Sesks part-time, già straordinario in due dei tre rally corsi al massimo livello nel 2024, avendo già vinto la sua prima prova speciale, ottenuto la prima top cinque e sfiorato il podio, sfumato al secondo rally sull'ultima prova per un problema tecnico. Il calendario è il più ricco di sempre a livello numerico, con 14 rally su tutte le superfici, asfalto, sterrato e ghiaccio, tre debutti, Canarie, Paraguay e Arabia Saudita che chiuderà la stagione, e tante classiche come il Sardegna e l'Acropolis a giugno o Svezia e Safari immediatamente dopo l'inizio che come sempre è a Monte-Carlo. E tutte le migliori speciali del 2025, come negli scorsi anni, saranno in diretta su Sky Sport, per raccontare l'epica di una disciplina motoristica nobile e la sua risalita verso una maggiore popolarità e una maggiore stabilità tecnica.

Cosa vedere:

Come vederlo:

Online con Sky:

Le tante novità del mondiale del World Rally Championship 2025

Rosario Triolo