La prima conferenza stampa di DeMarcus Cousins a New Orleans ha confermato le grandi aspettative per la nuova coppia di lunghi dei Pelicans: "Il nostro potenziale è enorme, possiamo davvero fare danni"
Le foto di rito, la prima conferenza stampa e, ovviamente, le prime parole che fanno discutere. Al centro dell’attenzione di tutti, non solo il nuovo arrivato DeMarcus Cousins, come è normale e giusto che sia, ma anche il suo compagno Anthony Davis, con cui Cousins va a formare la prima coppia di lunghi capaci di viaggiare oltre i 20 punti e i 10 rimbalzi di media dai tempi di David Robinson e Tim Duncan a San Antonio nella stagione 1997-98. Per loro già pronto un nuovo soprannome, “Fire&Ice” — non poi così nuovo, in realtà: erano “Fire&Ice anche Chris Corciani e Rodney Monroe per North Carolina State al college a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 — e anche qualche titolo divertente e divertito del quotidiano locale, che ha definito Cousins e Davis “la miglior combinazione cittadina dopo fagioli rossi e riso”.
Le parole di “Boogie” — Atteso alle prime parole di Pelican, DeMarcus Cousins ha innanzitutto spiegato la scelta del nuovo numero di maglia: “Facile, ho voluto lo zero perché questo per me è un nuovo inizio”. Poi è tornato brevemente sull’amaro addio ai Kings, soprattutto con riferimento al front office della sua ormai ex squadra: “Dopo aver a lungo dichiarato che non ero cedibile, Divac mi ha chiamato solo quando ormai la notizia era pubblica”, ammettendo di non aver neppure risposto alla chiamata del suo ex GM. Il nuovo GM, invece, Dell Demps, ha confessato che la prima idea di mettere assieme i due big gli è venuta diversi anni fa, vedendoli giocare assieme durante un camp estivo di Team USA. Molto più recentemente, invece, durante il loro ultimo incontro da avversari era stato Cousins a sussurrare qualche parolina dolce alle orecchie di Davis: “Dai, vieni a Sacramento”. “Vieni tu a New Orleans”, la replica sul campo del “monociglio”, che non si però limitato alle parole. “Mi ha anche mandato un sms, ma non gli ho risposto perché non sapevo davvero che dirgli”.
Potenziale spaventoso — Parole che invece non sono mancate quando gli è stato chiesto il potenziale della nuova coppia, al fianco di Anthony Davis: “Spaventoso. Credo davvero che possiamo fare danni”. “A Sacramento c’erano serate in cui tornavo a casa — ha raccontato — e mi strappavo i capelli dalla disperazione, pregando che potesse arrivare qualche rinforzo ai Kings a darmi una mano. Le cose sono andate diversamente, ma si può dire che le mie preghiere sono state esaudite”. Ora la nuova frontcourt dei Pelicans è al centro dell’attenzione: “Sarà dura per chiunque — l’idea di Jrue Holiday — perché se vorranno raddoppiare DeMarcus lasciano liberi A.D, e se vogliono andare in due su A.D. resta libero DeMarcus”. Il playmaker di New Orleans non nasconde il suo entusiasmo: “Sono davvero carico, come tutti voi se non di più”. Cerca (deve) smorzare un po’ gli animi coach Alvin Gentry: “Sono convinto possano essere complementari, ma ovviamente la chimica è tutta da costruire”. DeMarcus Cousins si dice pronto: “Quanto mi importa davvero vincere? Diciamo 17 falli tecnici”, ha risposto con una battuta. Quelli figli della frustrazione a Sacramento, nella speranza che nella patria del jazz sia tutta una nuova musica.