Paul Pierce risponde alla provocazione di Draymond Green, mentre McGee e Shaq non se le mandano a dire: il trash talking NBA si sposta su Twitter
L’NBA poche settimane fa aveva chiesto a chi gestisce i social media delle franchigie di moderare i toni delle discussioni via Twitter e di evitare le provocazioni e gli scontri verbali. Ma vista la mole di cinguettii polemici arrivati nelle ultime ore, i giocatori non sembrano aver raccolto più di tanto l’invito. Il primo diverbio della notte americana è quello tra Draymond Green (non un novità) e Paul Pierce, ospite con i suoi Clippers per l’ultima volta nella sua carriera alla Oracle Arena. Nessuno però, gli ha riservato tributi o accoglienze particolari e durante una pausa del match il numero 23 degli Warriors ci ha tenuto a farlo notare all’ex capitano dei Celtics.
“Tu non puoi avere un tour d’addio, loro non ti amo così tanto.. Pensavi mica di essere Kobe?”. Queste le parole captate dai microfoni a bordocampo durante l’esecuzione di un tiro libero. Una bordata diventata in breve virale, alla quale il diretto interessato ha voluto rispondere non appena ha messo mano al suo smartphone.
Il riferimento è chiaro. Il record di 73 vittorie e il titolo che tutti davano per certo, il vantaggio per 3-1 in finale contro Cleveland e poi… oops (cit.). Un botta e risposta molto piccato, ma di certo non paragonabile a quello più pesante tra JaVale McGee e Shaquille O’Neal, che ha fatto del centro dei Golden State Warriors il simbolo della sua rubrica "Shaqtin’ a Fool”, un angolo all’interno di Inside NBA in onda su TNT in cui l’ex giocatore dei Lakers raccoglie le immagini più divertenti della settimana. McGee aveva già manifestato nelle scorse settimane il fastidio provocato da questo tipo di trattamento. “La gente pensa che la costruzione che viene fatta di me con quelle immagini sia vera: tutti credono che io sia uno stupido. È molto deludente che venga fatto un lavoro del genere, che si raccolgano tutti i video più divertenti di un giocatore e che questo poi diventi un trend per provare a rovinargli la carriera e la reputazione ben oltre gli errori commessi sul parquet”. Uno sfogo inascoltato, a cui il numero 1 degli Warriors ha dato seguito con il tweet di questa mattina arrivato poco dopo il successo contro i Clippers. Un bel sassolino tolto dalla scarpa.
Un fiume in piena JaVale, che ha poi proseguito con altri tweet in cui commentava il fatto che ci siano delle persone che appena sveglie la mattina non pensano ad altro che a fare dei video su di lui.
Le dita di McGee non si fermano sulla tastiera e a stretto giro arriva anche il meme provocatorio: “Dovrei sentirmi lusingato da tutte queste attenzioni?” si chiede ironico.
A quel punto è facile immaginare un furioso Shaquille O’Neal prendere lo smartphone e rispondere per le rime:
“Voglio vedere se sarai così duro nel momento in cui ci vedremo…”; una risposta fuori dai denti con un chiaro messaggio: qui non si scherza più. McGee a stretto giro non si tira di certo indietro.
Un “Mi stai minacciando?” condito dal solito carico di insulti ben assortiti. L’ultima parola però, spetta a Shaq, che prova a ironizzare (neanche troppo) e a ritrovare un po’ di contegno.
Il fotomontaggio non sembra però aver posto fine alla discussione. Ne vedremo delle belle, ovviamente sempre su Twitter.